ANCHE NEL CALCIO MEGLIO PREVENIRE CHE CURARE

È stata un’interessante occasione quella promossa dalla Civitanovese che ha dedicato una serata per approfondire degli aspetti non del calcio giocato, ma gli accorgimenti per prevenire e tutelare la salute di chi pratica quello sport, Va premesso che un po’ tutte le altre disciplini sportive espongono gli atleti a dei rischi di varia natura, a volte anche tragici come accaduto al pallavolista Vigor Bovolenta, deceduto sul campo nel marzo del 2012 per una crisi cardiaca, sebbene nulla fosse emerso dagli esami ai quali sistematicamente si sottoponeva. Da tenere perciò sempre preente che “la medicina non arriva a tutto”.
Il tema della serata, come abbiamo avuto modo di anticipare, è stato: “Normativa medico sportiva e prevenzione traumi arti superiori e inferiori”, che si è tenuta nell’oratorio della chiesa di Cristo Re e che ha visto come relatori il medico sociale della Civitanovese, dott. Paolo Malatini, e il fisioterapista Luca Vesprini.
L’introduzione iniziale è stata fatta dal responsabile tecnico del settore giovanile, Giorgio Carrer, che ha portato il saluto della società e ha espresso la soddisfazione per l’organizzazione di incontri del genere, come la Federazione richiede. Fra i presenti, la dr.ssa Roberta Vitelli, psicologa, che in precedenza ha tenuto un incontro del genere, il team manager della società, Valerio Cerolini, il preparatore dei portieri, Daniele Lillini, e fra i tecnici, Daniele Fontana, allenatore della Juniores.
Il dott. Malatini, medico chirurgo e specialista in ortopedia e traumatologia, nel precisare il perché dell’incontro, ha sottolineato che era utile per conoscere da vicino la medicina dello sport e il suo ruolo di prevenzione; stabilire delle linee guida tra staff medico e “addetti ai lavori” e la necessità dello scambio di informazioni sulle problematiche mediche e societarie, con ampi riferimenti a come organizzare il servizio di emergenza e nozioni di primo intervento in situazioni critiche. “Un’attività – ha puntualizzato il dr. Malatini, che svolge attività nelle case di cura Stella Maris di S.Benedetto del Tronto e al Montanari di Mosciano di Romagna – che coinvolge medici dello sport, cardiologi, fisiatri, ortopedici, fisioterapisti riabilitatori, masso fisioterapisti e osteopati e chiropratici”. Malatini e il fisioterapista Luca Vesprini, si sono soffermati, tra l’altro, sull’importanza della visita di idoneità, che deve attuarsi in valutazioni cardiologiche, ortopediche, e sugli aspetti medico legali, nonché le valutazioni funzionali.
Sono stati affrontati alcuni aspetti della traumatologia tipica dei calciatori, come le lesioni al menisco, la cui degenerazione è purtroppo inevitabile, ai crociati, alle cartilagini e particolare importanza è stata posta sul fatto che gli antibiotici rallentano il metabolismo muscolare, per cui i tempi di recupero vanno adeguatamente valutati. Aspetti fondamentali dell’attività sportiva, quelli dell’allenamento, della dieta,che va dosata al singolo calciatore, i nuovi rimedi come le infiltrazioni di piastrine per risolvere problemi alle cartilagini, con alte percentuali di successo.
Alcuni genitori presenti hanno evidenziato i ricorrenti malanni al tallone dei propri ragazzi, che svolgono più che altro attività sul sintetico. Il rimedio, ci permettiamo di sintetizzare sulla base di quanto è stato detto, sono quelli di usare scarpe con un buon spessore interno e appositi plantari.
Il messaggio finale emerso nell’incontro è quello che in tutte le attività sportive è più importante prevenire che curare, affidandosi a persone serie ed esperte. (Vittorio De Seriis)
Nella foto: il dr. Malatini, a sinistra, e il fisioterapista. Vesprini.

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