AI MARTEDÍ DELL’ARTE QUESTA VOLTA CON MATISSE

Da parte del prof. Roberto Cresti un’altra lectio dedicata ai grandi personaggi della pittura del passato le cui testimonianze artistiche rimarranno per sempre nella storia e il completo parterre del cine-teatro Cecchetti, con larga maggioranza di eleganti signore, ha potuto seguire con interesse gli aspetti di vita e artistici di Henri Matisse (1869-1954), altra colonna dell’arte del novecento.
Henri-Émile-Benoît Matisse è stato un pittore, incisore, illustratore e scultore francese, approdato alla pittura da giovanissimo quando, dopo una permanenza in ospedale, ha avuto in dono dai suoi genitori una scatola di pastelli. Poi ha iniziato a dipingere e ispirandosi a importanti personaggi del mondo pittorico, alcuni dei quali affermatissimi come Cézanne, van Gogh, Gauguin e altri, ha saputo creare una sua immagine in termini pittorici e scultorei, in un percorso che praticamente, se non siamo precisi, parte dall’impressionismo iniziale a quello che viene definito divisionismo, sempre con un apporto pittorico qualificabile come “joie de vivre”.
Anche Picasso entra nei suoi apporti di amicizia, tanto che nel 1950, come ha riportato il prof. Cresti nello schermo del Cecchetti, per renderlo particolarmente visibile, gli esprime un giudizio nel quale è scritto: “In fondo, Picasso, non dobbiamo fare i furbi. Voi siete come me: quel che tutti noi cerchiamo di ritrovare in arte, è l’atmosfera della nostra prima comunione”.
Il dotto relatore ha poi fatto vedere tanti dipinti di Matisse, per la prima volta presente a 35 anni in una mostra di Parigi, più che altro riferentesi in maggiore misura alle donne, come nella “Gioia di vivere” (nella foto) del 1905, “Autoritratto” del 1907, ai successivi “La ragazza col vestito giallo” dl 1931, “Il nudo blu” del 1952 e in tanti dipinti e apporti scultere, tutti con un linguaggio che conquista.
Una vita lunga e difficile e soste artistiche in vari paesi come Algeria, Spagna, Russi, Marocco, anche in Italia nel 1907. Conclusione con l’immagine del cimitero marino di Cimiez Alpes-Marittimes dove si trov la tomb di Matisse e sua moglie Amelia. Un ricordo che vivrà per sempre nei nostri cuori. (v.d.s.)

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