Si può comprare una casa con una riduzione del prezzo che va dal 25% fino al 50% rispetto alle quotazioni di mercato, ma non bisogna avere necessità di disporne subito. Ci vorranno in media quindici anni, prima di poterci abitare. Una forma di investimento immobiliare poco noto in Italia ma diffuso all’estero, soprattutto in Francia, paese dove questa formula di vendita è agevolata dallo Stato che ne ha colto la valenza sociale per la sempre più ampia fascia della terza età. Tutto nasce dalla possibilità, riconosciuta dal nostro Codice Civile di spezzare in due la proprietà: da una parte l’usufrutto, il diritto cioè di utilizzare la casa fino a che si è in vita, dall’altra la nuda proprietà, senza il diritto di utilizzo. Chi vende di solito ha in media 70 anni e chi compra ne ha 40. Ci sono vantaggi economici, fiscali e sociali per tutti ma è assolutamente sconsigliato il fai-da-te. Nella stima del valore della nuda proprietà, rispetto al valore di mercato dell’immobile, entrano infatti numerosi fattori (età del venditore, sesso, stato di salute, aspettative di vita, numero di persone che si riservano il diritto di usufrutto, etc) che comportano calcoli attuariali e statistici non alla portata di tutti. Quello che manca in Italia per lanciare il mercato della nuda proprietà è, secondo gli esperti, la presenza di investitori istituzionali, fondi immobiliari, che operino su larga scala rendendo il mercato più trasparente e più concorrenziale. Servirebbe anche una maggiore attenzione da parte del sistema creditizio, che potrebbe studiare e offrire formule di finanziamento ad hoc per chi acquista la nuda proprietà. Forse qualcosa inizia a muoversi.
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