A. A. A. TRASPARENZA CERCASI. IL CASO CIARAPICA

Secondo la legge, i candidati sindaci devono dichiarare le spese elettorali e l’elenco delle persone o aziende che hanno contribuito finanziariamente alla campagna elettorale. La trasparenza è fondamentale per la democrazia e per valutare chi ci amministra. Quando non si è trasparenti viene il dubbio che si voglia nascondere qualcosa e questa è la cosa più negativa che ci possa essere. Quello che è avvenuto nel sito del Comune, nella sezione trasparenza, è molto grave, ancor che inaudito. Fabrizio Ciarapica, riconfermato sindaco, ha sottoscritto sul proprio onore – come la legge impone – il 26 agosto 2022 (cioè dopo due mesi dalla conclusione della campagna elettorale) la dovuta dichiarazione su modello A1 ma invece della rendicontazione prevista si limitava a riportare solo una previsione di preventivo di spesa per € 5000. Da notare che la dichiarazione viene pubblicata sul sito del comune addirittura in data 12/10/2022, a quattro mesi dal termine della campagna elettorale. Lo ha fatto quando già aveva ben presente la situazione di tutte le spese effettuate e di conseguenza non avrebbe avuto nessuna difficoltà a rendicontarle, se solo avesse voluto.
Invece ha optato, sul suo onore, per un ‘preventivo’ di 5 mila euro. Una presa in giro nei confronti di tutti i cittadini. E che nessuno degli organi responsabili di vigilanza del Comune abbia chiesto il vero rendiconto, a distanza di un anno, la dice lunga su come funziona questa macchina amministrativa.
È solo grazie alla stampa che questa anomalia è stata evidenziata. Nonostante questo, Ciarapica non ha ritenuto di dover giustificare la sua dichiarazione fallace ma ha taciuto. Poi, come di incanto, in data 10 gennaio è stata dichiarata la spesa di € 31.550,70 con un atto notorio non datato che, secondo il sottoscrittore Fabrizio Ciarapica, dovrebbe assumere oggi la funzione di integrazione del previsto ed obbligatorio modello A1. L’atto notorio del Sindaco Ciarapica che vuole rimediare ad un’ omissione viene pubblicato sul sito del comune in data 12 gennaio 2024 a quasi due anni di distanza dalla data prevista come obbligo di trasparenza. Un sindaco dovrebbe dare l’esempio per quanto riguarda il rispetto delle leggi e soprattutto il rispetto della trasparenza considerando anche che in molti, durante la campagna elettorale, si sono domandati dove prendeva le ingenti somme necessarie a foraggiare una promozione faraonica. Come non ricordare che ha tappezzato a più riprese tutti gli spazi della città con i 6 × 3 e le tante iniziative costose organizzate. Che il tutto poi sia costato solo 31mila euro è ‘sorprendente’ viste le cifre spese, ad esempio, dalla candidata Paglialunga che per molto, ma molto meno, ha speso 26.245 euro.

Di Giulio Silenzi

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