SILENZI, “PREPOTENZA E MANCANZA DI LEGALITA’ IN PROVINCIA”

facciataprovinciaDa Giulio Silenzi, consigliere provinciale del Pd, riceviamo e pubblichiamo:
“In Consiglio provinciale è accaduta una cosa politicamente grave che la dice lunga sul modo di fare del centro destra. Un documento approvato dal Consiglio, quello riferito all’accordo tra l’Università e il Ministero, è stato al momento della sottoscrizione modificato senza che le modifiche fossero nuovamente portate all’esame dell’assemblea. Se era competenza del Consiglio, le modiche fatte successivamente non sono da ritenere valide. Inoltre per un cavillo procedurale, di nessun rilievo, il presidente Capponi non ha voluto rispondere alla domanda di attualità da me presentata -in pratica un’interrogazione urgente per fatti recenti- sul perché di tali modifiche (sono stati modificati 6 articoli e nella premessa scompaiono le altre Università marchigiane). Si modifica un accordo e non ci si preoccupa nemmeno darne informativa. Ad esempio, usare il termine garantire è una cosa usare il verbo assicurare è un’altra e a seconda della scelta si dà un significato diverso. Stiamo parlando di milioni di euro, cioè del finanziamento che giustifica l’accordo stesso. E questo è uno dei tanti passaggi che suscitano in molti perplessità e ai quali và data una risposta chiara, nel merito. E’ necessario rendere noti e chiari i termini dell’accordo, in particolar modo quelli finanziari e il perché si sono effettuate modifiche al testo approvato dal Consiglio provinciale.
Capponi,invece, con il suo solito linguaggio del dire e non dire, fatto di termini talmente generici da non entrare mai nel merito delle questioni, non dà una riposta alle preoccupazioni sollevate in questi giorni a Camerino. A questo va aggiunto che il 23 febbraio scorso avevo chiesto di avere in copia il documento che a distanza di due settimane ancora non mi è stato consegnato sebbene sarebbe stata sufficiente una semplice fotocopia. Episodi questi, che denotano non soltanto la prepotenza ma anche la mancanza di legalità nella quale ci troviamo ad operare in Provincia. Non è questo il modo di procedere. I sindaci sono considerati un dettaglio e il Consiglio provinciale un optional. E poi Capponi parla di coinvolgimento! Insomma, non può continuare a rispondere, come al suo solito, rimanendo nel vago”.