NON DEMOLITE LA STORICA CAPANNA TRA IL CARONTE E L’ASOLA

capanna-mare“La vecchia Capanna fatta di tronchi e materiali piaggiato nella spiaggia libera fra il Caronte e l’Asola, ultimo ricordo fisico degli anni 70 realizzata da chi allora era impegnato a vario modo per una società alternativa nel movimento politico pacifista non violento  di allora, è in pericolo e probabilmente sarà demolita. Il condizionale è d’obbligo perché le notizie escono con il contagocce dal Palazzo e dagli Enti coinvolti. La capanna sarebbe stata individuata dagli uffici comunali come “abuso edilizio” o quanto meno manufatto non autorizzato.
Sembrebbe una vicenda minore ma nei fatti e nella sostanza non lo è. Infatti senza che su quel tratto di spiaggia vi sia un cartello che indichi che l’area su cui sorge da 40 anni la capanna è privata o che vi sia una recinzione, la realtà è che quella intimazione di rimuovere l’abuso sia stato notificato dal Comune al proprietario di quell’area.
Tutto quel tratto di spiaggia è un mosaico di proprietà che va dalle Ferrovie dello Stato, al Demanio Marittimo e a qualche privato.
Sembrerebbe che la storica Capanna ricada assieme all’area Flogistica Protetta per altro lasciata incustodita e senza segnalazione nella parte privata del litorale.
La domanda che ci poniamo come cittadini e ambientalisti è cosa abbia spinto il Comune, gli Uffici Tecnici con tutti gli abusi edilizi che si sono consumati in città, con tutte le violazioni delle norme edilizie ad interessarsi proprio a quella Capanna per altro priva di ogni fondamenta fatta di rami e arbusti?
Una riflessione viene spontanea: non è che quel tratto di spiaggia LIBERA sempre più frequentata da gente che ama circondarsi di silenzio, di natura, tenuta dai frequentatori pulita con grande rispetto della zona Flogistica Protetta stia entrando nel girone dello sfruttamento commerciale e quindi occorre fare “piazza pulita” di ogni velleità ecologica o di turismo balneare ecosostenibile?
Una preoccupazione che trova una sua ragione in quanto nel recente passato ci sono stati tentativi da parte di alcuni imprenditori di attuare interventi su quella spiaggia.
Noi vogliamo sperare che  l’abbattimento della Capanna non sia venuta dalla Amministrazione Comunale o dai suoi uffici. Se così fosse sarebbe un errore, una grande  delusione e rabbia.
A nostro avviso c’è da trovare soluzioni  che  tengano conto di interessi più vasti  come quelli di una  sorta di “bene comune” che può trovare spazio all’interno di un Piano di Spiaggia  inesistente per quel Litorale che la salvaguardi dalle grinfie di  eventuali speculazioni.”

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