“NO AL CAVALCAVIA, SOLUZIONE SBAGLIATA A UN’ESIGENZA VERA”

Dal Comitato esecutivo Cultura, legalità & progresso presieduto da Giancarlo De Mattia riceviamo e pubblichiamo:
“Una via di fuga a sud di Civitanova, questa è stata la ragione per cui il consiglio comunale tra il 2003 e il 2004 ha approvato il viadotto, il cavalcavia che dalla fine della super strada approderà nei pressi dello stadio, in via Aldo Moro.
Dopo l’alluvione gli amministratori hanno pensato al cavalcavia, ma nel frattempo, mentre si stava approvando dal 1999 al 2007 , contestualmente a una miriade di varianti, un piano regolatore, inserivano l’ecomostro dopo un accordo di programma con la Quadrilatero che in cambio avrebbe ricevuto due piastre logistiche da utilizzare per altri tristi centri commerciali o sedicenti centri benessere.
Le condizioni urbanistiche della zona stadio sono oggi molto diverse: sono cresciuti gli insediamenti urbani di pregio con la” Pinetina e le Acquemarine” e lo spazio per la rampa di accesso a via Aldo Moro è notevolmente ridotto.
I cittadini che abitano nelle due lottizzazioni si chiedono come mai è stato permesso questo ( il loro investimento si deprezzerà notevolmente) senza che siano stati contattati e consultati secondo il principio europeo della concertazione.
L’altra riflessione da fare è che a Civitanova non ci sono vie di fuga,per le emergenze; non ci sono al borgo marinaro, al centro storico di Civitanova Alta né a nord verso porto Potenza dal lungo mare nord. Il sindaco è responsabile delle sicurezza e della salute dei cittadini che tra l’altro devono salvaguardare il diritto alla proprietà privata.
In un manuale inglese di urbanistica si afferma che il tasso di civiltà di un popolo si misura sulla quantità di territorio libero dalle auto ( anche dal cemento), mentre nella nostra città il traffico, sempre più crescente, arriva al lungomare e si fa in modo che ne arrivi altro dalla superstrada, compromettendo ulteriormente un ambiente già inquinato e poco accogliente.
Il comitato non si dichiara con la sindrome del nimbi, cioè del no a tutto e al progresso, ma propone una rotatoria, la variante alla ss16, il prolungamento della via Castelfidardo e della parallela di via Vela verso la zona stadio, sarebbe un buon modo di diluire il traffico e soprattutto di avere un piano acustico, un piano della viabilità e un contrasto alle pm 10 e pm 2,5 molto deleterie per la salute.

 

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