LOTTANO TRA LA VITA E LA MORTE I DUE RAGAZZI COINVOLTI NELL’INCIDENTE SULL’A14

incidente_incidente-400x300Sono in gravissime condizioni i due fratelli coinvolti nel tragico incidente che si è verificato ieri mattina sull’A14. Martina Mattetti, venti anni, diplomata al Liceo Socio-Psico-Pedagogico Annibal Caro l’estate scorsa, impiegata nella gelateria Altamarea di Porto San Giorgio “una ragazza bellissima” dicono in paese, era a bordo della Renault Scenic che si è scontrata con un furgone Iveco in autostrada, mentre si trovava seduta sul sedile posteriore dell’auto. L’incidente si è verificato ieri alle 11.10 al km 271 dell’autostrada, tra i caselli di Civitanova Marche e Porto San Giorgio. Entrambi i mezzi viaggiavano in direzione sud. Al volante c’era Mirko Mentili, trentacinque anni, di Porto San Giorgio. Nel sedile accanto al conducente era seduto Mosè Luciani, trentacinque anni anche lui, titolare della cooperativa Esmeralda che si occupa di giardinaggio e padre da qualche mese. Probabilmente i tre giovani avevano tirato a tardi la sera prima. Dopo aver cenato un una pizzeria di Torre di Palme si erano diretti a nord, per passare il sabato sera. Sarebbe stato dunque un colpo di sonno a far perdere a Mirko il controllo della macchina. Nell’impatto la vettura si è ripiegata su se stessa, spaccandosi in due mentre il furgone ha proseguito ancora per un paio di chilometri dopo la collisione. Il camionista è rimasto illeso il camionista, l’uomo al volante della Renault, Mirko Mentili ha riportato due ferite alla testa, ma non sarebbe in pericolo di vita. Diverso invece è per i due giovani, fratello e sorella, che erano in macchina con lui. Martina Mattetti e Mosè Luciani. I due ragazzi, che vivono a Torre di Palme con la famiglia, trasportati all’Ospedale Torrette di Ancona, in elicottero Martina, in ambulanza Mosè stanno lottando tra la vita e la morte in queste ore. La ragazza, che ha subito un intervento chirurgico di 8 ore è ancora in coma e le sue condizioni sono disperate. L’impatto frontale le ha causato la fuoriuscita di materia cerebrale e la perdita di un occhio. “Le hanno dovuto ricostruire il viso – dice piangendo una donna, amica della madre dei due ragazzi” e Mosè Luciani è ancora in rianimazione. “L’ho visto stamattina – dice sempre la persona molto vicina alla famiglia – sembra che lui stia meglio, rispetto alla sorella”.

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