CRIMINALITA’: A CIVITANOVA “LE ISTITUZIONI LONTANE DALLE ESIGENZE DEI CITTADINI”

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Da Salvatore Tornabene Dirigente dell’U.S.P. riceviamo e pubblichiamo:

“Il responsabile della sicurezza del Comune di Civitanova Giovanni Corallini lancia accuse di denigrazione ma, contemporaneamente, quando afferma che è addirittura in procinto di “armare i Vigili”, non fa altro che confermare i reiterati allarmi lanciati da Salvatore Tornambene sul pericoloso aumento della criminalità in tutto il maceratese. Davvero un atteggiamento controverso, che è difficile da comprendere, anche perché in tempi sicuramente non sospetti e soprattutto ben lontani dalla campagna elettorale, avevamo sollecitato anche le autorità comunali di Civitanova ad adoperarsi proficuamente per contrastare una illegalità diffusa che, se non adeguatamente monitorata, rischiava di portare al collasso l’intera struttura della sicurezza nella provincia. Oggi, i fatti ci danno ragione e, certo, è ad altri che vanno attribuite quelle “semplicistiche apparizioni” che rientrano a pieno titolo nella politica delle chiacchiere e dell’inconcludenza portata talvolta avanti da taluni esponenti delle istituzioni ancora troppo lontani dalle vere esigenze dei cittadini ma, ben attenti ai sostanziosi emolumenti elargiti loro dalla pubblica amministrazione. Da Corallini ci saremmo soprattutto attesi una pubblica denuncia sulla grave carenza di uomini delle Forze dell’Ordine sul territorio e sul superlavoro a cui sono loro malgrado costretti i Poliziotti ed i Carabinieri di Civitanova, giunti da tempo al limite delle loro capacità operative. Ci troviamo invece ad assistere ad una incredibile enfasi del politichese, accompagnata da considerazioni che cozzano fortemente con una realtà, ben documentata, fatta di furti, rapine e spaccio, anche e soprattutto nel quartiere Fontespina. Ed ora, chi lancia nei confronti del Tornambene di turno ridicole accuse di allarmismo e di denigrazione, pensa che la soluzione di tutti i mali sia “armare i Vigili” e farli lavorare anche di notte.Davvero un grande esempio di coerenza, visto anche che se si giunge a tale iniziativa, allora vuol dire che la situazione è ormai irrimediabilmente compromessa, come avevamo ampiamente preannunciato che sarebbe avvenuto in assenza di decisi interventi in materia di sicurezza, tra i quali innanzitutto l’aumento degli organici delle Forze dell’Ordine con l’unificazione della Caserma di Polizia e l’elevazione a rango dirigenziale del locale Commissariato. Anziché condannare chi, come Tornambene, esprime legittimo dissenso verso scelte ritenute opinabili, il Signor Corallini dovrebbe forse riflettere con maggiore attenzione sulle opportunità ed i poteri speciali che il decreto Maroni pone a disposizione dei sindaci in materia di sicurezza urbana ed incolumità pubblica. Certamente sarebbe un passo avanti per il parziale ripristino della legalità nel civitanovese e, certamente, Corallini non può oggi sottrarsi alle critiche oppure agli elogi derivanti dalle modalità con cui gestisce il suo incarico istituzionale. Non abbia però timore, Tornambene non ha intenzione di candidarsi in politica, come lasciato inopinatamente trapelare dallo stesso Corallini in una recente intervista. La gestione della sicurezza è cosa seria, quindi, prima che con i proclami, Corallini dimostri di essere credibile con i fatti ed i cittadini civitanovesi gliene saranno riconoscenti.”

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