PROVINCE: CDM APPROVA DECRETO LEGGE SU RIORDINO E MACERATA, FERMO ED ASCOLI DIVENTANO “LE MARCHE SUD”

taglio-provinceIl decreto legge di riforma delle Province è stato approvato dal Consiglio dei Ministri.”Da gennaio e coerentemente con la governance, verranno meno le giunte provinciali e nella fase di transizione sarà possibile per il Presidente delegare non più di tre consiglieri. Questo fino a quando il sistema non andrà a regime nel 2014″. Lo ha afferma il ministro per la Funzione Pubblica Filippo Patroni Griffi, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi. La riforma delle Province sarà attiva a partire dal 2014; a novembre del 2013 si terranno invece le elezioni per decidere i nuovi vertici: lo ha riferito il ministro per la Funzione Pubblica Patroni Griffi a Palazzo Chigi. La riduzione è “un processo irreversibile. Per quanto riguarda eventuali ricorsi il ministro ha aggiunto “alcuni già ci sono stati, noi andiamo avanti con il nostro timing perché crediamo nella legittimità degli atti. Ovviamente come ogni atto in questo Paese, sono soggetti ad un sindacato giudiziario. Noi andiamo avanti con il nostro timing”.

Ecco di seguito la nuova mappa delle Province dopo l’approvazione del decreto legge relativo al loro riordino:
– PIEMONTE: Torino, Cuneo, Asti-Alessandria, Novara-Verbano-Cusio-Ossola, Biella-Vercelli; – LIGURIA: Imperia-Savona, Genova, La Spezia; – LOMBARDIA: Milano-Monza-Brianza, Brescia, Mantova-Cremona-Lodi, Varese-Como-Lecco, Sondrio, Bergamo, Pavia;
– VENETO: Verona-Rovigo, Vicenza, Padova-Treviso, Belluno, Venezia;
– EMILIA ROMAGNA: Piacenza-Parma; Reggio Emilia-Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna-Forlì-Cesena-Rimini.
– TOSCANA: Firenze-Pistoia-Prato, Arezzo, Siena-Grosseto, Massa Carrara-Lucca-Pisa-Livorno.
– MARCHE: Ancona, Pesaro-Urbino, Macerata-Fermo-Ascoli Piceno.
– UMBRIA: Perugia-Terni.
– LAZIO: Roma, Viterbo-Rieti, Latina-Frosinone.
– ABRUZZO: L’Aquila-Teramo, Pescara-Chieti.
– MOLISE: Campobasso-Isernia.
– CAMPANIA: Napoli, Caserta, Benevento-Avellino, Salerno.
– PUGLIA: Bari, Foggia-Andria-Barletta-Trani, Taranto-Brindisi, Lecce.
– BASILICATA: Potenza-Matera.
– CALABRIA: Cosenza, Crotone-Catanzaro-Vibo Valentia, Reggio Calabria.
Rimangono fuori le regioni a statuto speciale, per le quali il governo ha ancora 6 mesi di tempo.

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