VIVEVA E SPACCIAVA IN UNA GROTTA SOTTO UN PONTE, ARRESTATO

carabinieri-arresto1I Carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche hanno condotto, all’alba, alcuni controlli in casolari e luoghi dove si sospettava si annidassero stranieri dediti ad attività illecite. Primo obiettivo Porto Recanati, dove i militari della locale Stazione hanno ispezionato una serie di casolari abbandonati della zona di Santa Maria in Potenza, nonché i ponti che sovrastano la statale 16, nel comune rivierasco. Un ponte, una volta pedonale, che aveva recentemente subito alcune modifiche, era divenuto il rifugio di uno straniero. Il via vai di tossicodipendenti che percorrevano a piedi quel ponticello, aveva lasciato dedurre che si potesse svolgere un’attività di spaccio di stupefacenti, avente presumibile base proprio quel ponte. Scoperto il rifugio e trovatoci dentro un uomo, questi è stato condotto stamane in caserma per il fotosegnalato, presso gli uffici del nucleo operativo di civitanova. Ai militari di Porto Recanati si stava dichiarando algerino, ma la storia delle impronte digitali rivelava altre sette identità in cui si era fatto identificare con svariati alias e con diverse nazionalità. In ultimo era stato espulso dalla Prefettura di teramo, lo scorso mese di settembre, quale clandestino marocchino inosservante al decreto di espulsione. L’algerino è stato tratto in arresto e condotto alla casa circondariale di Ancona, a disposizione della magistratura del capoluogo maceratese. Altre sette luoghi sono stati oggetto di ispezioni e controlli, con una decina di cittadini stranieri identificati, fra cui nessun altro risultava irregolare.  

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