VITTORIO SGARBI SI DIMETTE DA SOTTOSEGRETARIO: POLEMICHE E ACCUSE NEL MONDO DELL’ARTE

Vittorio Sgarbi si dimette da sottosegretario del governo dopo le segnalazioni del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano sui compensi ricevuti dal critico d’arte. Sgarbi attacca Sangiuliano definendolo un uomo senza dignità che ha inoltrato lettere anonime contro di lui. Durante un evento a Milano, Sgarbi annuncia la sua decisione e si definisce oggetto di una persecuzione mediatica su questioni inesistenti.

Sgarbi ha espresso imprecazioni e auguri di morte a giornalisti, ritirando successivamente l’augurio e chiedendo scusa per il suo comportamento. Ha parlato di un’inchiesta giudiziaria legata al quadro rubato nel 2013 e ha accusato il ministro Sangiuliano di aver inviato lettere anonime all’Antitrust per danneggiarlo.

Sgarbi ha annunciato di fare ricorso al Tar per difendersi e dimostrare che non ha un’altra professione oltre a essere uno storico dell’arte. Giorgia Meloni aveva minacciato di revocare il mandato da sottosegretario in base alla decisione dell’Antitrust, ma Sgarbi ha deciso di dimettersi prima.

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