TRUFFE VIA INTERNET: CC SGOMINANO BANDA NELLE MARCHE. TRA GLI ARRESTATI UN RESIDENTE A CIVITANOVA

truffe-via-internetCinque mesi di indagini, svolte dai carabinieri di Numana e Osimo, coordinati dal pm di Ancona Rosario Lioniello, sul fenomeno delle truffe via internet, hanno permesso di sgominare un’organizzatissima banda di specialisti in grado di falsificare inserzioni e contratti commerciali ai danni di migliaia di ignari cittadini. Nome in codice dell’operazione, ‘Tutto truffa’. In particolare, venivano affittate abitazioni inesistenti per l’estate e gli indagati incassavano i soldi delle trattazioni immobiliari. L’organizzazione, composta anche da persone insospettabili e attiva oltre che nelle Marche anche in Piemonte, Umbria e Lazio, era composta da nove persone: due sono state sottoposte a fermo di polizia giudiziaria, le altre sette, tra cui un’albanese, sono state invece denunciate in stato di libertà. A insospettire i carabinieri, nell’agosto scorso, alcuni annunci pubblicati su noti siti web specializzati in contrattazioni commerciali. L’attenzione degli investigatori è caduta su proposte d’affitto per il periodo estivo di abitazioni – risultate poi esistenti – a Numana, noto centro turistico della riviera del Conero. La banda era riuscita a incassare, per le sole trattazioni immobiliari, 6.000 euro come anticipi versati su carte di credito prepagate; una ventina le persone raggirate.  I due fermati, ora in carcere a Montacuto, considerati le menti e i capi dell’organizzazione, sono accusati di truffa, frode informatica, falsità materiale in scrittura privata, uso d’atto falso, sostituzione di persona. Sono B.A., un commerciante bresciano di 29 anni residente a Pedaso, e un altro commerciante, S.W.G., 29enne di Torino  domiciliato a Civitanova Marche, entrambi già noti alla giustizia.  Denunciati per gli stessi reati S.M.D., 38 anni, di Moncalieri, residente a Pedaso; A.L. di 37 anni, nata a San Benedetto del Tronto e residente a Pedaso, commerciante; R.B., albanese di 24 anni residente a Civitanova Marche, incensurata, in regola con il permesso di soggiorno.  Questi ultimi e i due in carcere avevano architettato con altre persone un’ulteriore raffinata truffa, fingendosi dipendenti di una società satellite della Sorgenia, azienda fornitrice di energia elettrica, redigendo circa 3.700 nuovi contratti con ignari utenti residenti in Piemonte e in Umbria. Il raggiro ha consentito loro di incassare provvigioni per oltre 326mila euro. Le indagini, portate avanti in questo caso con la collaborazione dei carabinieri di Oleggio (Novara), hanno portato alla denuncia di G.E., 34 anni, di Borgomanero (Novara), imprenditrice; C.M., 45 anni, di Oleggio, imprenditrice; B.V., di Borgomanero, 40 anni, residente a Orta San Giulio, dirigente d’azienda; M.R., novarese di 55 anni residente a Oleggio, agente di commercio, tutti incensurati.  In questo filone d’indagine, B.A., S.W.G. e S.M.D., sono stati denunciati anche per tentata estorsione, a seguito di reiterate minacce ai danni del legale rappresentante della Sorgenia per costringerlo ad autorizzare comunque il pagamento delle provvigioni degli ultimi contratti stipulati, da questi interrotto dopo aver sospettato la truffa.  Sequestrati, oltre a vari documenti, anche diversi computer, i-pad, telefoni cellulari e materiale informatico per un valore di 20.000 euro circa.

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