TRUFFE, INDEBITE PERCEZIONI FONDI RURALI, NELLE MARCHE 99 ILLECITI

Si è chiusa con 213 controlli che hanno ravvisato 99 illeciti di tipo penale, 100 di tipo amministrativo con conseguenti sanzioni per 1,4 milioni di euro, l’operazione ‘Vello D’Orò condotta dal Corpo Forestale delle Marche contro percezioni indebite di erogazioni pubbliche destinate ad aziende agricole e zootecniche nell’ambito di Piani di sviluppo rurale.  I controlli, partiti nel 2007 a Montemonaco (Ascoli Piceno), si sono protratti per tutto il 2010 soprattutto nelle zone del Maceratese, del Fermano e dell’Ascolano. Sono stati svolti in sinergia con la Regione Marche che ha messo a disposizione la documentazione relativa alle domande presentate e ha fornito informazioni ai nuclei di controllo sull’applicazione della normativa riguardante il Psr. Le verifiche hanno riguardato aziende beneficiarie di indennità previste dalle Misure E (per incentivare la popolazione agricola nelle zone rurali di montagna e svantaggiate) ed F2 (incentivi alla produzione biologica in terreni agricoli) dei Psr 2000-2006 e 2007-2013. Sono state scoperto attività illegali messe in atto da diverse aziende per percepire illecitamente i contributi pubblici. Tra gli illeciti più comuni riscontrati, la mancanza del requisito della residenza in zona montana o svantaggiata, la non disponibilità assoluta o paziale di bestiame, delle superfici dichiarate in domanda, la mancata utilizzazione dei pascoli montani come indicato dalle aziende. Alcuni soggetti, secondo il Corpo Forestale dello Stato delle Marche, per massimizzare i contributi hanno creato più aziende riconducibili alla propria, in alcuni casi prive di requisiti compreso quello relativo all’allevamento di bestiame; e realizzando residenze fittizie per i beneficiari e acquisendo terreni da pascoli in montagna che poi non sono stati utilizzati come previsto dalla Misura.

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