Nella sperimentazione del metodo Stamina non ci possono essere “dicriminazioni” fra pazienti. E’ quanto ha stabilito la Sezione lavoro del Tribunale di Macerata, accogliendo il ricorso d’urgenza di un uomo di 60 affetto da Sla. Il Tribunale ha ordinato agli Ospedali civili di Brescia di procedere alla somministrazione della terapia di infusione di cellule staminali mesenchimali, secondo la metodologia Stamina. L’uomo si era visto negare la terapia dall’ospedale bresciano dopo il divieto alla somministrazione del metodo Stamina imposto un anno fa dall’Agenzia del farmaco.