STADIO: LA BUFALA DELLA VARIANTE URBANISTICA

“Ho atteso qualche giorno ad intervenire sulla vicenda-stadio, nella speranza che prima o poi il Sindaco Ciarapica o l’Assessore all’urbanistica Belletti smentissero le balle raccontate dall’Assessore Carassai circa l’assoluta necessità di una variante urbanistica al fine di svolgere la ristrutturazione degli spogliatoi dello stadio di Civitanova.
Ora, anche il più scalcinato dei geometri neo-diplomati sa che non occorre alcuna variante per fare l’ordinaria manutenzione di un manufatto esistente: manutenzione ordinaria che oggi, grazie alla normativa vigente, arriva quasi alla manutenzione straordinaria.” A scrivere è Francesco Micucci – Capogruppo PD che prosegue: “visto che tifosi e giocatori della Civitanovese NON chiedono alcuna opera rivoluzionaria per lo stadio, ma semplicemente che bagni, spogliatoi e tribune siano tenute in maniera sicura e decorosa, dovrebbe essere chiaro a tutti che NON OCCORRE ALCUNA VARIANTE URBANISTICA PER FARE I LAVORI DI MANUTENZIONE DELLO STADIO. E se anche l’amministrazione volesse seguire il dettato del Piano Regolatore (che per inciso prevede che lo stadio RIMANGA LI’ DOV’E’), volete che i progettisti del Piano non abbiano previsto dei servizi indispensabili all’attività sportiva come gli spogliatoi?! Pare del tutto ovvio che all’interno degli spazi previsti ci sia la possibilità di realizzare dei nuovi spogliatoi, se quelli vecchi non sono più idonei: sotto la tribuna ad esempio, dove oggi languono locali non a norma ed inutilizzati. Ora, poiché reputo assessori e sindaco non dei geni, ma sufficientemente competenti in materia, è altrettanto chiaro che se continuano a parlare con insistenza di necessità di variante urbanistica, l’obiettivo che hanno è ALTRO rispetto alle risposte che si attendono i tifosi! Cioè approfittare delle legittime richieste degli sportivi per far passare in città la necessità di una variante urbanistica, necessaria a loro dire perché la Civitanovese possa giocare ad alti livelli (direbbe Jannacci: per vedere di nascosto l’effetto che fa!). A quel punto NON loro, ma i tifosi saranno portati a chiedere una variante! Una volta fatto passare questo messaggio, sindaco e assessore vedrete che ci proporranno una variante che non terrà conto della necessità della riorganizzazione dell’attuale stadio, ma una variante SOSTANZIALE che sposterà lo stadio da un’altra parte per liberare l’attuale area ad una nuova, ennesima, speculazione edilizia. Io personalmente -conclude Micucci- non ho nulla in contrario ai cambiamenti, se questi però muovono da necessità concrete ed utili alla collettività. C’è la necessità di fare manutenzione allo stadio: sì! C’è la necessità per la Civitanovese e per i tifosi di spostare lo stadio in zona periferica: NO! C’è la necessità per la città di occupare la zona-stadio con nuovi insediamenti commerciali e residenziali: NO! Il comune ha le risorse (milioni e milioni di euro!) per realizzare un nuovo stadio? NO! Chi quindi sosterrà eventualmente queste spese? E a che prezzo per la collettività? Progetto Dubai docet. Queste semplici domande e risposte ampiamente condivisibili da destra a sinistra credo che bastino da sole per “stanare” questa amministrazione dal continuare a gettare fumo negli occhi a tifosi e cittadini. Ciarapica e Carassai vanno quindi richiamati al loro DOVERE: mettere mano al bilancio (che prevede enormi sprechi in settori a loro vicini) e garantire lavori di manutenzione e ristrutturazione dello stadio, lì dove sta ora.”

 

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