SPOPOLAMENTO DELLA PROVINCIA. CIVITANOVA TIENE

Gli ultimi dati Istat relativi alla nostra provincia ci raccontano di un costante spopolamento: in cinque anni, dal 2015 abbiamo perso circa 10 mila residenti.

Nel dettaglio gli abitanti della provincia di Macerata, dal primo gennaio del 2015 al primo gennaio del 2019, sono passati da 321.905 a 314.178, con una perdita di 7.727. Ma se a questa cifra aggiungiamo anche i dati più recenti, relativi al 2019, dal primo di gennaio al 30 settembre, si evidenzia che il numero dei residenti è ulteriormente sceso a 312.568. Quindi solo negli ultimi nove mesi si sono persi 1610 abitanti che sommati ai precedenti portano a un totale di 9337 residenti persi in 5 anni.

Un dato che è in linea con il calo demografico che si registra a livello nazionale ma che se possibile appare più pesante. Dei 55 comuni della nostra provincia soltanto sei registrano una crescita e tra questi c’è anche Civitanova, ormai il comune più popoloso della provincia, che segna un +1,7%. Gli altri comuni sono Belforte del Chienti (+1,8%), Montecosaro (+2,3%), Porto Recanati (+0,4%), Sefro (+1,2%) e Fiastra che fa registrare un incremento significativo con un +18,1%, dovuto però al fatto che dal 2017 si è unito al Comune di Acquacanina. I comuni con un calo maggiore sono quelli dell’area del cratere: Castelsantangelo sul Nera, Caldarola, Pievetorina, Ussita.

Altro dato importante è quello del saldo naturale, la differenza tra i nati e i morti, che risulta positivo soltanto a Belforte e a Montecosaro, pari a zero a Porto Recanati e negativo per tutti gli altri comuni. Aumenta il numero dei morti, e in prospettiva crescerà ulteriormente perché la popolazione invecchia, a fronte di una diminuzione di nascite.

Nei nove mesi relativi ai dati più recenti (1 gennaio – 30 settembre 2019), in provincia i nati sono stati 1574, mentre i morti 2870. Un saldo negativo allarmante di 1296 unità.

Negativo anche il saldo migratorio, su 6109 persone arrivate, se ne sono andate 6423.

È importante guardare a questi numeri non solo come dati statistici ma anche come tendenze che possono rafforzarsi e quindi disegnare l’evoluzione della nostra comunità territoriale e di conseguenza aiutare la politica e gli amministratori a fare delle scelte più lungimiranti.

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