“SPESE PAZZE” IN REGIONE, VERRANNO PROCESSATI IN 26

Macroregione, sede Regione Marche, Palazzo Leopardi

In 26, tra presidenti di Gruppi e consiglieri regionali delle Marche in carica tra il 2010 e il 2012, verranno processati per responsabilità erariale in relazione ad un danno complessivo di 442 mila euro. Si completa così l’inchiesta della Procura regionale della Corte dei Conti, guidata da Maurizio Mirabella, sulle cosiddette ‘spese facili’ del consiglio regionale. Alle 13 citazioni a giudizio, per un totale di 294 mila euro, notificate a dicembre 2015, se ne sono sommate altrettante, inviate a fine gennaio scorso. Per 18 delle 44 persone coinvolte inizialmente, è scattata l’archiviazione dopo che gli interessati avevano presentato memorie difensive. Le prime udienze – alcune riguardano singoli consiglieri, altre presidenti e consiglieri dello stesso Gruppo – si terranno a maggio ad Ancona. Sul fronte penale, invece, l’udienza preliminare davanti al Gup Francesca Zagoreo per 66 persone – 61 tra consiglieri, presidenti ed ex consiglieri, 5 addetti ai Gruppi consiliari – accusate di peculato proseguirà il 16 maggio. Nel mirino della Procura di Ancona – il procuratore Elisabetta Melotti e il pm Ruggiero Di Cuonzo – sono finite spese per circa 1,2 milioni di euro relative al periodo compreso tra 2008 e 2012: la contestazione riguarda un presunto utilizzo dei fondi per finalità estranee all’attività dei Gruppi o senza adeguata giustificazione. L’inchiesta, che ha coinvolto anche l’ex presidente della Giunta regionale Gian Mario Spacca e l’ex presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi, ha riguardato tutte le formazioni politiche, da destra a sinistra. Secondo gli indagati, in Consiglio non vi sarebbero mai state ‘spese pazze’, e tutti hanno fornito documentazione per provare l’inerenza delle spese. Entro marzo, ha disposto il Gup, la procura dovrà depositare schede dettagliate su fatti e cifre contestati ad ogni indagato, tenendo conto delle memorie difensive.

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