SPACCA SULLA MANOVRA “SE BERLUSCONI RIFIUTA L’INCONTRO CON LE REGIONI PROCEDEREMO CON IL RICORSO”

spacca‘Se il presidente Berlusconi non vorra` accogliere l’invito di Regioni, Province e Comuni ad un incontro per modificare la manovra nel segno di una piu` equa distribuzione dei sacrifici tra i vari livelli istituzionali, non ci resteranno che due strade: il ricorso alla Corte costituzionale per illegittimita` della manovra e la ridefinizione del perimetro delle competenze gestite direttamente dalla Regione’. Cosi` il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca. ‘Se la manovra sara` approvata nella sua forma attuale ‘ prosegue Spacca ‘ il danno per i cittadini sara` enorme. E pur agendo con rigore draconiano, alla Regione manchera` oltre il 60% di risorse per garantire servizi fondamentali ai cittadini rispetto all’attuale livello’. In questo senso la Regione Marche sta approfondendo sotto il profilo giuridico le azioni da compiere. Innanzitutto, venendo a mancare la copertura finanziaria sulle competenze assegnate alle Regioni, la possibilita` di fare ricorso alla Corte costituzionale per illegittimita` della manovra, in quanto violerebbe il 4 comma dell’art.119 della Costituzione che stabilisce la necessita` della piena corrispondenza e della adeguatezza contabile tra risorse finanziarie e funzioni amministrative attribuite. E poi valutare la possibilita` di ridefinire le funzioni esercitate dalla Regione. O attraverso una diretta restituzione allo Stato delle competenze assegnate, con evidenti difficolta` in quanto ad una legge costituzionale si opporrebbe una legge regionale con una chiara non corrispondenza giuridica, oppure attraverso lo ‘spegnimento’ di quelle specifiche competenze per cui verra` a mancare la copertura finanziaria, in modo che sia lo Stato stesso a doverle esercitare in base al principio di sussidiarieta`. ‘Sono argomenti ancora da approfondire ‘ conclude Spacca ‘ La speranza e` che avvenga l’incontro con il presidente Berlusconi e la manovra possa essere riletta con un taglio alla spesa pubblica secondo un principio di equita`’.

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