SONO ANCORA I RAGAZZI A RIMETTERCI!

Il 3 Novembre scorso sono state inviate dal ministero le “indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi di infezione da Sars-CoV2 in ambito scolastico”. Le misure introdotte dal documento, attraverso la collaborazione tra le scuole e le autorità sanitarie locali, favoriscono l’erogazione del servizio scolastico in presenza.
Le nuove disposizioni puntano a circoscrivere nuovi focolai in modo da evitare il ricorso alla DAD in modo indiscriminato: si dispone infatti che al presentarsi di un caso positivo, la “sorveglianza attiva con testing” attraverso l’effettuazione di un tampone a tutti gli studenti della classe appena riscontrato il caso (t0) e dopo 5 giorni(t5). Nel frattempo, i ragazzi resterebbero in presenza a scuola. La vera quarantena scatterebbe solo qualora si presentassero un secondo e terzo caso positivo e anche in questo caso le condizioni varierebbero a seconda dello stato vaccinale dello studente.
Tutto questo nella Regione Marche non è stato applicato! Per incapacità, per disinteresse? Fatto sta che centinaia di ragazzi vengono posti indiscriminatamente in quarantena, una quarantena che li riporta alle condizioni di 2 anni e 1 anno fa, facendoli ripiombare nella depressione e nell’isolamento, quella condizione che tanto già li ha danneggiati e di cui si pagheranno le conseguenze ancora per molto tempo.
Inoltre, l’adozione del nuovo protocollo permetterebbe di individuare fin da subito eventuali altri casi tra i compagni di classe e quindi limitare il diffondersi del virus tra famigliari e di conseguenza in tutta la società.
Dopo mesi e varie richieste da parte del comitato Regionale di Priorità alla scuola, la situazione non è cambiata nonostante i proclami dell’assessore Giorgia Latini e nell’indifferenza dell’assessore Saltamartini.
Pertanto, il Comitato ha organizzato un sit-in di mobilitazione per martedì 21 dicembre pomeriggio ad Ancona davanti a Palazzo Leopardi per chiedere l’applicazione del protocollo Ministeriale del 3 novembre scorso.
Di Lidia Iezzi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *