SILENZI, “IL TAR BOLLA DI NUOVO IL COMUNE DI CIVITANOVA. E’ LA TERZA CAUSA CHE PERDE CONTRO LA PROVINCIA”

silenziDa Giulio Silenzi, ex presidente della Provincia di Macerata riceviamo e pubblichiamo:
“Non c’è due senza tre! E infatti, dopo aver perso le prime due cause relative, una alla zona tecnico-distributiva e l’altra per “l’area Ceccotti” che il Comune aveva intentato contro la Provincia, ora perde anche la terza causa per l’annullamento della delibera di giunta dell’ottobre 2008 relativa ad una variante parziale del prg in alcune zone limitrofe alla Chiesa di San Marone, dove il Comune avrebbe voluto far edificare senza un piano attuativo. Il Tar ha respinto tutti i punti (una diecina) con i quali l’Amministrazione Comunale chiedeva l’annullamento della delibera provinciale. Il Comune riteneva di poter fare edificare senza un piano attuativo e che la Provincia avesse esercitato un eccesso di potere invadendo in maniera illegittima quelle che erano le competenze proprie del Comune, dando una diversa interpretazione sia del ptc (piano territoriale di coordinamento) che del ppar (piano paesistico ambientale regionale). Tutte accuse che il Tar ha ritenuto completamente infondate e con una sentenza, le cui motivazioni sono state depositate in questi giorni, ha rigettato l’istanza dando pienamente ragione alla Provincia. Evidentemente, avendo perso tre cause su tre, c’è da pensare che chi ha consigliato agli amministratori civitanovesi di intraprende la via giudiziaria tra Enti, lo ha fatto in maniera eccessivamente “zelante” e alla luce dei fatti, le polemiche allora scatenate dal Sindaco e dagli esponenti civitanovesi del centro destra nei miei confronti e dell’allora Amministrazione Provinciale di centro sinistra per la terza volta sconfessate dal Tar, erano esclusivamente strumentali. Chiaramente va detto che tutte queste cause per il Comune di Civitanova hanno comportato un onere finanziario -soldi pubblici- in quanto mentre la Provincia ha un proprio ufficio legale, il Comune ha dovuto ricorrere ad onerosi incarichi esterni che naturalmente sono a carico dello stesso Comune e quindi vengono pagati dai cittadini. Sono altresì convinto che andando a fondo potremmo -dove non ci sono stati controlli da parte di organismi esterni- trovare molti altri episodi in cui un’interpretazione arbitraria della legge ha determinato illegittimità a danno dei cittadini, ma diventerebbe un’impresa impossibile ricorrere al Tar per tutti quei casi ritenuti “incerti”. Sta di fatto che la trasparenza e la certezza delle leggi in materia urbanistica, a Civitanova, non sempre vengono tenute nella giusta considerazione”.

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