SILENZI, “IL CENTRODESTRA IMPLODE SOTTO I COLPI DEGLI INSUCCESSI”. “NON E’ NECESSARIO VENDERE L’EX LICEO”

silenzi-290x2001Intervista rilasciata da Giulio Silenzi al Corriere Adriatico del 30 aprile 2010

“A Civitanova il centrodestra sta implodendo sotto i colpi di tanti risultati mancati. Per il centrosinistra si apre una nuova fase che deve partire da una ritrovata condivisione e armonia, condizioni indispensabili per essere credibili”. Giulio Silenzi traccia la rotta del centrosinistra verso le prossime elezioni comunali.
Il Pdl a Civitanova è scosso da frizioni interne. Sono dovute al contesto nazionale o a circostanze cittadine?
Sono figlie di una delusione derivante dal distacco tra quello che il centrodestra ha promesso e quello che ha concretamente fatto: pochi risultati caratterizzati da una complessiva mediocrità. Alcuni personaggi hanno pensato più alla loro carriera politica che a creare una situazione di condivisione. Così sono esplosi personalismi e conflitti.
All’orizzonte ci sono questioni vitali per la città, come il futuro della Ceccotti. I contrasti nel Pdl possono determinare uno stallo?
Lo stallo sulla Ceccotti dura da 12 anni, in quanto non si è mai ragionato nel merito. Non è mai stato aperto un confronto con la città. Ad esempio, la proposta Calafati, che condivido in pieno, risale a due anni fa e non è stata nemmeno voluta discutere con Fondazione Carima e Camera di Commercio. Se una problematica è affrontata con la bussola degli interessi dei cittadini, della qualità della vita, dello sviluppo della città, le soluzioni si trovano. Se invece si seguono interessi privati che sono irremovibili, allora scoppiano i conflitti. Finora a Civitanova tutte le scelte urbanistiche sono sempre state orientate verso interessi di rendita.
Se la Ceccotti è un problema irrisolto, per la giunta la colpa è nella bocciatura del piano da parte della Provincia guidata da Silenzi.
Basta con questa barzelletta con la quale l’amministrazione comunale vuole coprire scelte illegittime. E’ stucchevole ricordare ancora come Tar e Consiglio di Stato hanno condannato il Comune. La Provincia ha emesso un atto tecnico, doveroso e confermato in tutti i ricorsi alla magistratura. La verità è che nel modo di governare il centrodestra privilegia le rendite. Da anni poi riempiono i giornali con il palazzetto dello sport, la casa di riposo per anziani, lo svincolo all’uscita della superstrada, la caserma della polizia. Opere che non sono nemmeno nella fase progettuale.
E il centrosinistra?
Di fronte alle questioni irrisolte, deve avere un progetto, stare tra la gente ed essere credibile nelle soluzioni. Occorre ritrovare condivisione. Se prevalgono logiche di rottura, non ci sarà la possibilità di costruire un’alternativa che dia un futuro all’altezza di una città come Civitanova.

 “NON E’ NECESSARIO VENDERE L’EX LICEO”
“Una rapina perpetrata ai danni di Civitanova”. Questo il giudizio di Giulio Silenzi sulla vendita dell’ex liceo scientifico di Fontespina, inserita nel bilancio di previsione della Provincia discusso ieri. “L’entene non ha nessuna necessità di vendere, avendo una capacità di mutare fino a 130 milioni di euro – spiega – si prevede un ricavo di 5 milioni da destinare ad oepre in altre città, come il centro per l’impiego di Tolentino. Servono per quest’opera 3 milioni che nella delibera di mandato erano previsti con mutuo se non era possibile vendere l’Hotel delle Marche”. Perchè dunque, cedere a privati l’area per edifici residenziali o commerciali? “E’ la mentalità di chi vuol favorire le scelte di investimento su Treia e la Valle del potenza. Quell’area è startegica per lo sviluppo di Civitanova. Dobbiamo mobilitarci per non permettere questa azione, per fare una scelta sul futuro di questa città coinvolgendo i tanti elettori del centrodestra che non pensavano certo che la Provincia trattasse così la città di Civitanova. E’ anche la dimostrazione della differenza che, per Civitanova, c’è tra Silenzi e Capponi”

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