RIFIUTI, STANGATA AUTUNNALE PER I CIVITANOVESI

caro-bolletteNovembre amaro per i cittadini di Civitanova che si sono visti recapitare la bolletta per lo smaltimento dei rifiuti aumentata del 10%. Questo nonostante in campagna elettorale, in occasione delle regionali, gli amministratori del centro destra si erano impegnati in senso opposto. Sono stati sufficienti soltanto pochi mesi e le solite promesse da marinaio sono venute alla luce. Infatti è sempre lo stesso centro destra che ha stabilito l’aumento della tariffa, aumento che come al solito si ripercuote nelle tasche dei civitanovesi già messe a dura prova dall’attuale momento di crisi economica. Va detto che ad aggravare la situazione ha contribuito la decisione della Provincia di Macerata -guidata dall’allora presidente Capponi- e del Cosmari di abbancare i rifiuti a Fermo, decisone che ha di fatto aumentato notevolmente i costi di smaltimento. Con il servizio “porta a porta” l’onere a carico del Comune di Civitanova è schizzato in alto e si aggira intorno ai 6 milioni 500 mila euro di cui 5 milioni e 250 mila euro sono determinati dallo smaltimento, 587 mila euro se ne vanno per il personale, 40 mila per la manutenzione degli automezzi, 12 mila per le utensilerie, 18 mila per le spese di riscossione dei ruoli, 250 mila è il compenso per la Civita.s Srl, 173 mila per la pulizia di aree verdi e canali, 100 mila è la quota associativa al Cosmari, 21 mila gli interessi sui mutui e 31.500 per imposte e tasse. Anche se in tre anni la quota della raccolta differenziata è cresciuta fino ad arrivare al 65,6% non si registra alcun beneficio per i cittadini che al contrario dovranno pagare di più. Ancora una volta gli amministratori di centro destra hanno fatto marcia indietro…del resto non è la prima in quanto fare promesse è estremamente facile, il difficile è riuscire a mantenerle.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *