RICOSTRUZIONE: INCARICO DA 50MILA EURO A CESCA DELLA LEGA

Nota stampa del Comitato Terremotati Muccia:

“Negli anni passati dal terremoto tutti abbiamo ristretto l’elenco delle nostre certezze. Di queste alcune se si sono fortificate e radicate. In particolare, ormai siamo consapevoli della rilevanza limitatamente elettorale delle problematiche dei territori terremotati. In questi giorni, anche per via del Decreto- Sisma in discussione alla Camera dei Deputati, si susseguono numerosi interventi di tutti i partiti senza distinzione tra maggioranza o minoranza. La critica che ci sentiamo di muoverci è però alla struttura commissariale del professor Farabollini . Questa infatti nell’assoluto rallentamento nell’elaborazione dei progetti e delle richieste dei tecnici anziché erigersi a difesa delle aree terremotate, per una veloce ricostruzione, si piega ai desiderata della politica territoriale; impegnandosi a corrispondere incarichi nel rispetto di una tradizione politica tipica del nostro paese. In questo caos fermo, nella mancanza di fondi per l’assunzione di tecnici da destinare agli uffici per la ricostruzione la struttura commissariale ha pensato bene di impegnare soldi per aumentare i consulenti esterni senza ricorrere ai funzionari pubblici. Per fare un esempio il commissario ha nominato l’avvocato Massimo Cesca della Lega, collaboratore dell’onorevole Patassini della Lega e concittadino del commissario Farabollini, come consulente esterno. Siamo sicuri delle capacità del legale, quello che ci lascia sconcertati è l’opportunità di spendere circa 50mila euro per un’attività che i dipendenti della pubblica amministrazione avrebbero potuto svolgere con nessun ulteriore costo. Noi certamente non possiamo prendere lezioni dal senatore Arrigoni commissario regionale di un partito che pur avendo uomini all’interno della struttura commissariale non ha fatto nulla per far ripartire la ricostruzione. E’ evidente il fallimento di Farabollini e del suo staff leghista. Se queste sono le premesse per il governo della Regione è bene che il senatore Arrigoni si renda conto che il popolo marchigiano, in particolare il popolo terremotato, non ha “l’anello al naso” e sarà ben attento a dare la propria fiducia a chi veramente potrà meritarsela”.

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