RAPINA A MANO ARMATA IN UNA GIOIELLERIA. LA PROPRIETARIA INSEGUE E FA ARRESTARE UNO DEI MALVIVENTI

polRapina alla gioielleria Silvi di via Trento alle 16.45. Cassaforte ripulita da tre uomini armati che hanno minacciato i titolari puntando loro contro una pistola di piccolo calibro. Hanno riempito quattro zaini di oggetti preziosi. Il colpo avrebbe fruttato un bottino ingente, ma a mandare in aria i piani dei banditi ci pensa la titolare che ne insegue uno, lo acciuffa e lo fa arrestare dentro i giardini della piazza, aiutata da un paio di passanti che lo bloccano fino all’arrivo della polizia. E’ un mezzo finimondo in centro, con le volanti del commissariato che – scattato l’allarme della gioielleria – a sirene spiegate raggiungono i giardini e ammanettano l’uomo, interrogato per tutta la sera in commissariato, mentre è caccia ai complici. I rapinatori sono italiani, parlavano con accento meridionale. Uno di loro ha fatto una capatina in mattinata nella gioielleria, per studiare il terreno, e si è ripresentato nel pomeriggio, da solo. Ha acquistato un girocollo, chiesto che gli venisse fatto un pacchetto e mentre i titolari facevano la confezione è uscito in strada per telefonare, probabilmente ai complici che infatti lo raggiungono subito. Tutto si svolge in pochi istanti. Tirano fuori la pistola, minacciano Silvano Silvi, sua moglie Tiziana e la loro figlia, si fanno aprire al cassaforte e portano via tutto riempiendo quattro borsoni. Poi si danno alla fuga, a piedi, ognuno in direzioni diverse e il coraggio della signora Tiziana ne farà arrestare uno.

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