QUADRILATERO: PIERALISI E PUPO NON FURONO DIFFAMATI. ASSOLTI I CAPIGRUPPO DEL CENTRO SINISTRA

giudiceCon l’assoluzione dei quattro ex capigruppo di centro sinistra della Provincia di Macerata guidata dall’allora presidente Giulio Silenzi, il tribunale di Macerata ha messo la parola fine su una vicenda iniziata nel 2006 e che vedeva Francesco Acquaroli, Antonio Monaldi, Massimo Montesi e Marco Romagnoli accusati di diffamazione nei confronti della società Quadrilatero e dei suoi amministratori Gennaro Pieralisi ed Ermanno Pupo. La denuncia era seguita a due interrogazioni che nel loro ruolo Istituzionale (capigruppo Sdi, Pdci, Ds e Margherita) i quattro avevano presentato al presidente Silenzi chiedendo nella prima chiarimenti in merito all’attività della Quadrilatero e in particolare maggiori dettagli su un’inaugurazione del cantiere a Valdiea a Camerino a tre giorni dalle elezioni politiche e alla quale fu invitato soltanto l’allora ministro Baldassarri e nella seconda interrogazione chiedevano invece spiegazioni su notizie diffuse dalla stampa locale dove si parlava di consulenze passate da 80mila euro a tre milioni di euro. Nel farlo i quattro parlarono di “poca trasparenza e di una gestione quantomeno disinvolta delle risorse”. Affermazioni per le quali, sentendosi offesi nella loro reputazione, il presidente della Quadrilatero Pieralisi e il suo vice Pupo fecero partire una querela nei confronti dei quattro capigruppo. Nel processo dopo essersi costituiti parti civili, avevano chiesto un risarcimento danni di due milioni di euro per la società e di 500 mila euro per ognuno degli ex amministratori. Il giudice ha però accolto la tesi difensiva secondo cui all’epoca dei fatti la Provincia non aveva alcun rapporto con la Quadrilatero e i consiglieri avevo chiesto informazioni nel loro ruolo politico. Al termine del processo il giudice ha stabilito che il fatto non costituisce reato ed ha pertanto assolto Acquaroli, Monaldi, Montesi e Romagnoli

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