PROGETTO PER IL PORTO: DOPO 7 ANNI ANCORA IN ALTO MARE. DELUSI GLI OPERATORI

Incontro a Palazzo Sforza tra gli operatori del porto e l’assessore competente Roberta Belletti, il suo predecessore Fausto Troiani e l’assessore Caldaroni. I convenuti pensavano di avere informazioni riguardanti le loro attività, che non possono svolgere manutenzione ordinaria e straordinaria da decenni in quanto il comune non si è ancora dotato di un piano particolareggiato del porto.

Nel corso dell’incontro è emerso che l’Università di Camerino è stata incaricata dal Comune ad eseguire solamente una progettazione di massima per quanto riguarda le opere pubbliche (non definitiva quindi) che andranno ad innestarsi all’interno dell’area portuale con le diverse attività. A nord, vicino al Club Vela, è prevista una palazzina destinata a servizi, nella parte centrale all’altezza dell’ex cantiere Canaletti – ora chiuso – prevista una struttura di tipo socio culturale, mentre nella parte vicino al mercato ittico è prevista anche qui un polo di servizi. Tutta la parte centrale trasversale che va dal parcheggio di Cristo Re fino all’edicola dovrebbe essere interessata da un intervento che prevede un parcheggio sotterraneo e servizi ludico/sportivi nella parte superiore. Interventi che non hanno finanziamenti e quindi sono ancora in fase embrionale.

Gli operatori, che erano intervenuti soprattutto per avere novità rispetto alle loro attività in concessione, non hanno avuto alcuna risposta perché questa parte è demandata ad un piano particolareggiato del porto che questa amministrazione tiene fermo da quando si è insediata nel 2017.
Il capogruppo del PD Francesco Micucci, presente all’incontro, ha ricordato all’assessore Belletti e a Troiani che “c’è una convenzione firmata dall’allora assessore regionale Casini e dall’allora sindaco Corvatta nel 2016 per creare un “ufficio di piano” che progettasse il Piano Particolareggiato del Porto che è stato tenuto fermo per ben 8 anni senza che nessuno in Comune si sia interessato di questo accordo. Ora – sottolinea Micucci – la Belletti e Troiani vengono a dire che si interesseranno. Visti gli 8 anni già trascorsi senza esito, gli operatori portuali sono usciti con molte perplessità e piuttosto delusi rispetto alle loro aspettative.

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