PIANO ANTENNE, LE CONSIGLIERE PAGLIALUNGA E MURRI PROTOCOLLANO UN’INTERROGAZIONE

Le consigliere comunali Mirella Paglialunga (Per Civitanova) e Letizia Murri (Ascoltiamo la città), hanno protocollato agli atti del Comune una interrogazione consiliare sulla questione del piano antenne e sulla situazione generale degli impianti di telefonia a Civitanova.

Infatti, da oltre due mesi – scrivono le due consigliere – una determina dirigenziale pubblicata nel sito on line del Comune di Civitanova Marche, ha definito la conferenza dei servizi per l’approvazione del piano antenne che si attende da qualche anno, ma ad oggi non si è avuta ancora informazione di quali iniziative saranno messe in campo per coinvolgere la popolazione residente ed i soggetti pubblici e privati interessati, come impone la Legge regionale 12/2017.
Già con delibera di Giunta del 28 aprile 2022, si parlava di dare avvio al “confronto partecipativo con tutte le parti coinvolte per giungere ad una proposta progettuale definitiva largamente condivisa”, ma ad oggi di questa partecipazione è un nulla di fatto.
Nel mentre si prende tempo, la città vede spuntare nuove antenne, come quella di Via Piceno, nel quartiere di San Gabriele, potenziando un impianto già esistente, senza alcuna rassicurazione né in merito al valore delle emissioni delle onde elettromagnetiche, né in merito alla sicurezza ed alla stabilità dell’edificio su cui è installata.
E anche sulle emissioni potenzialmente nocive alla salute – proseguono – non c’è da stare molto tranquilli, se dal parere dell’ARPAM allegato alla conferenza di servizi, emerge che la zona Centro storico di Civitanova ha livelli di inquinamento elettromagnetico importanti e prossimi ai limiti stabiliti per legge. Le consigliere comunali interroganti chiedono pertanto lumi sul punto, e su come l’Amministrazione voglia monitorare e gestire questa situazione, per garantire il principio della minima esposizione a tutela della salute pubblica. Chiedono anche con quale frequenza sono effettuati i controlli da parte dell’ARPAM su tutti gli impianti di Civitanova.

Destano non poche perplessità anche le diverse obiezioni scritte presentate al Comune da un Ente gestore, che tendono quasi a delegittimare il valore giuridico del piano antenne, ipotizzando che le aziende di telefonia potranno chiedere in ogni caso siti aggiuntivi rispetto a quelli previsti nell’approvando regolamento. Come si comporterà l’Ente locale? Saprà attribuire al piano il valore che ha di limite alle locazioni degli impianti nel territorio, come anche la giurisprudenza amministrativa sta affermando?
La salute pubblica è la priorità e lo scopo primario dello strumento urbanistico di cui si tratta, che la Regione Marche sta chiedendo ai Comuni di adottare ormai da qualche anno a questa parte. Non si accetterà il prevalere di logiche aziendali e di profitto, su un tema che coinvolge aspetti così importanti e di primario interesse per la popolazione civitanovese, e si chiede pertanto particolare attenzione e cura per le zone sensibili ad uso collettivo come scuole, chiese, ospedali ecc..”

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