OMICIDIO REA: LA CALMA PRIMA DELLA TEMPESTA

ascRipe di Civitella, Teramo. Dopo la tempesta di notizie in questi giorni è sceso il silenzio, su uno dei fatti di cronaca, tra i più raccapriccianti accaduti negli ultimi anni in Italia. Non solo per la morte di una giovane mamma senza un perché, ma per la modalità con la quale è stato commesso l’omicidio, per l’efferatezza dell’omicidio. Nessuna pietà per la vittima. Di Melania Rea, la mamma napoletana trovata cadavere il 20 aprile scorso, dopo essere scomparsa due giorni prima, si seguono tutte le mosse. La posizione di Salvatore Parolisi rimane sospesa: unico iscritto nel registro degli indagati. Il caporalmaggiore del 235° Rav Piceno continua a proclamarsi innocente nonostante nella sua versione dei fatti ci siano troppi lati oscuri. Si era parlato di una sua volontà di tornare al lavoro in Caserma ad Ascoli, dove il caporalmaggiore svolgeva il compito di istruttore delle reclute femminili. Ma è più probabile che Salvatore Parolisi non tornerà più al suo vecchio lavoro. La Caserma Clementi ha alimentato diversi dubbi: ci sono segreti, fatti da nascondere dentro quel mondo militare dei quali Melania era venuta a conoscenza? I rapporti di Parolisi con le reclute, sono solo un fatto privato oppure sono una classico esempio di ciò che accadeva, tra i militari di stanza ad Ascoli?

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