La motosega e l’ascia sequestrate a suo tempo ad Alvaro Binni non hanno nulla a che fare con la morte di Rossella Goffo, per la quale il poliziotto ascolano è indagato a piede libero dalla Procura di Ascoli. E’ uno degli ultimi risultati delle perizie medico legali sul caso della funzionaria della prefettura di Ancona scomparsa dal capoluogo dorico il 4 maggio 2010, e il cui cadavere è stato ritrovato in avanzato stato di decomposizione il 5 gennaio scorso, a Colle San Marco. Sui due attrezzi sottoposti ad analisi non vi sono dunque tracce del Dna della Goffo come anche – ha accertato il medico legale – sui nuovi coprimaterassi sequestrati nell’appartamento dove la donna abitava ad Ancona, in via Fazioli, non c’é un profilo genetico proveniente da materiale biologico di Binni.