OMICIDIO DI MELANIA REA, SI SCAVA NELLA VITA DEL MARITO

omicidio-rea-lamante-di-parolisi-voleva-lasciare-melania-600x528L’audizione di una soldatessa, di colleghi e superiori gerarchici di Salvatore Parolisi, chiamati a descrivere il comportamento del caporalmaggiore nella vita lavorativa, come istruttore delle allieve in ferma prefissata del 235mo Rav Piceno. Ma anche il lavoro certosino dei carabinieri del Ros per tentare di venire a capo delle sovrapposizioni di celle telefoniche e perdita di traffico utile che impediscono, ad oggi, di rispondere con certezza alla domanda chiave dell’inchiesta sull’omicidio di Melania Rea: se la donna sia mai stata a Colle San Marco di Ascoli, con il marito e la figlioletta Vittoria, come sostiene Parolisi, o se già alle 14:30 del 18 aprile si trovasse nel Bosco delle Casermette di Ripe di Civitella, dove il 20 mattina è stata ritrovata cadavere. Si vuole far luce su tutto: anche sull’ipotesi che Melania sia stata
ammazzata per vendetta nei confronti del marito, o per una rivalità amorosa diretta, uno scenario che non può ancora essere scartato del tutto, anche se non sembra appassionare gli inquirenti, peraltro blindati su ogni vero passo avanti dell’inchiesta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *