OMAGGIO A PAOLO VOLPONI

Proseguono gli incontri nell’ambito del calendario delle iniziative organizzate dalla scuola di cultura e scrittura poetica “Sibilla Aleramo”, patrocinata dal Comune di Civitanova Marche e dalla Biblioteca comunale “Silvio Zavatti”, con la direzione del professor Umberto Piersanti.
Domani, 17 febbraio, ore 18,00, “Omaggio a Paolo Volponi” a 100 anni dalla nascita.
Cambia la sede, che sarà la Palazzina Sud del Lido Cluana di Civitanova Marche anziché la Sala Cecchetti della Biblioteca Comunale Zavatti, dove sono in corso alcuni lavori di manutenzione.
Paolo Volponi, poeta, scrittore, intellettuale, un grande marchigiano, che Umberto Piersanti ricorderà con Salvatore Ritrovato, docente di Letteratura all’Università di Urbino che insieme a Sara Serenelli ha curato le Poesie Giovanili di Volponi, edite da Einaudi. Al termine ci sarà un breve laboratorio di scrittura.
Si celebrano quest’anno i 100 anni della nascita di Volponi (il 6 febbraio 1924) a Urbino. L’occasione permette di tornare a rileggere l’opera di uno dei maggiori narratori del 2° 900 italiano. Romanziere, politico, intellettuale, collezionista d’arte, compie il suo esordio nel 1948 nel segno della poesia con la raccolta Il ramarro. Una vocazione primigenia, quella poetica, che lo accompagnerà per tutta la sua vita e la sua opera e che non mancherà di “invadere” anche la scrittura narrativa. Il ritrovamento di alcune carte autografe nel 2017 ha portato alla luce alcuni inediti giovanili che ora possono leggersi in Poesie giovanili, Einaudi, Torino 2020 curato da Salvatore Ritrovato e Sara Serenelli. Queste primissime prove poetiche animate da una vena “corporale”, cruda e schietta conducono il poeta urbinate alle poesie de Il ramarro (Istituto d’arte, Urbino 1948) e de L’antica moneta (Vallecchi, Firenze 1955). A partire da queste giovanili poesie ritrovate cercheremo di ripercorrere le tappe più importanti della parabola poetica di Paolo Volponi e dei tratti peculiari del suo dettato che lo portano dapprima nel 1960 a perfezionare la forma del poemetto ne Le porte dell’Appennino (Feltrinelli, Milano 1960) fino alla estremizzazione del tensivo rapporto tra prosa e poesia nei versi di Con testo a fronte (Einaudi, Torino 1986).
L’evento è aperto a chi si iscrive a tutti gli effetti alla Scuola di cultura e scrittura poetica, se di persona direttamente il 17 febbraio (espletando le formalità) oppure chi partecipa online scrivendo (entro il 15 febbraio) a: lascuoladipoesie@libero.it.
Per informazioni e iscrizioni: tel. 3202530653 oppure lascuoladipoesia@libero.it

 

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