MASCHERINE TRASPARENTI, L’IDEA DI UN’IMPRENDITRICE CIVITANOVESE

Abbiamo visto in questo periodo medici e personale sanitario bardati dalla testa ai piedi, con solo gli occhi visibili, seppur protetti da visiera trasparente. Abbiamo soltanto potuto immaginare, tra le tante, l’angoscia di una persona sorda che non ha l’appiglio comunicativo della lettura delle labbra, in un contesto ospedaliero, in un momento di assoluta difficoltà. Ma, come stiamo sperimentando, con il virus dovremo convivere per un tempo indefinito e l’uso caldeggiato della mascherina, obbligatoria nei luoghi chiusi, per i sordi è un ostacolo comunicativo che rischia di inficiare profondamente la loro vita.

Da Civitanova arriva una soluzione: una mascherina trasparente proprio davanti alle labbra per renderle visibili e quindi leggibili. A proporla Marika Bambozzi, una giovane imprenditrice civitanovese. La sartoria di cui è titolare la MB, in questa fase è ferma e così “abbiamo pensato di reinventarci – racconta – restando nel mondo della sartoria”. Grazie ad una amica Sara Brunellini, che lavorando con le persone sorde, come interprete Lis e come assistente alla comunicazione e che l’ha resa partecipe delle difficoltà, ha iniziato a elaborare dei prototipi. “Ho studiato alcune sperimentazioni delle università con articoli del genere e ho analizzato diversi tessuti per giungere a un modello efficace. Ho testato vari materiali per la parte trasparente che deve essere lavabile e capace di un appannamento ridotto, per migliorare la comprensione del labiale”. Il materiale scelto è un pvc, tecnicamente il pvc crystal 0.10, il resto della mascherina viene realizzato in cotone e può essere personalizzato e adattabile sia agli adulti che ai bambini. Stanno crescendo le richieste anche da parte delle associazioni. “Si sono stata contattata, c’è chi vuole informazioni. Ora stiamo cercando di capire i prossimi passi. Se la domanda crescerà vorrei contattare più sarte per realizzarne il massimo, aiutando le persone che ne hanno bisogno”.

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