MARZETTI “INVITA” IL SINDACO A RIVEDERE LA SQUADRA E PUNTA IL DITO SULLA GABELLIERI

Marzetti del gruppo di maggioranza “Liberamente” esce allo scoperto e chiede al Sindaco la rimozione dell’assessore Gabellieri. La misura è colma e la Gabellieri rappresenta un danno per la citta. Ne infila una dopo l’altra come l’ingiustificabile doppia stagione teatrale e il contrasto con l’Azienda o come in questi giorni la pubblicità al nightclub a luci rosse che campeggiava nella serata dedicata alla moda dove tra l’altro tutti i posti a sedere erano occupati. Marzetti dice “Ce n’è abbastanza perché il sindaco, a metà legislatura, riveda l’ assetto della sua squadra e abbia il coraggio di dare qualche ben servito. Un amministratore che in due anni e mezzo ha solo messo in mostra la sua ambizione senza produrre risultati e ha il grosso demerito di dividere e non di unire personalmente lo metterei al primo posto. Tanto più che, ed è la classica ciliegina sulla torta, allestisce una grossa manifestazione popolare subendo come sponsor un porno night come se non bastassero le porno palme. Il che significa portare ancora una volta alla ribalta della cronaca nazionale una città che si distingue per ben altre cose.” Marzetti scrive ancora: “Civitanova è forse l’ unica città ove l’ assessorato alla cultura presenta una sua stagione teatrale e l’ azienda Teatri, che per oltre vent’anni ha gestito il settore d’ intesa con l’ Amministrazione comunale, ne presenta una sua, in guerra con il Palazzo. Una virata a 360 gradi rispetto alla storia, che fino all’ avvento di questa giunta ha dato sempre risultati positivi, con l’ azienda Teatri che si è sempre distinta per capacità organizzative, idee e proposte. Una << guerra >> che porta la firma dell’ assessore Maika Gabellieri, che in appena due anni è riuscita nell’impresa di far dimettere due CdA, il terzo è sulla stessa strada, di svuotare i Teatri del ruolo acquisito in vent’ anni del vecchio centrodestra, a guida Marinelli e Mobili, e con l’ esperta e competente guida del direttore Alfredo Di Lupidio. Adesso si torna di fatto al punto zero, e cioè ad un’ azienda che torna a svolgere il compito del vecchio Rossini, e cioè gestire il settore cinema, montare palchi e vendere biglietti. In verità, a tentare di svuotare i Teatri per accentrare tutto sull’ Assessorato ci aveva provato Silenzi, che poi ha fatto intelligentemente la retromarcia, sia perché si è trovato di fronte ad un direttore come Di Lupidio che in questa materia ne sapeva molto più di lui, sia perché, da politico consumato, aveva capito che la guerra avrebbe fatto solo danni. Cosa che non ha capito la Gabellieri, artefice di questo passo indietro che, a quanto mi risulta, umilia proprio l’ assessorato. Oggi ci troviamo di fronte al paradosso che i Teatri ignorano il programma dell’ Assessorato, il quale, dal canto suo, ignora ( e boicotta ) quello dei Teatri. L’ ho verificato di persona, e oltre all’ aspetto paradossale, come dicevo, ho il forte sospetto che a rimetterci pare sia proprio la stagione teatrale dell’ assessore a vantaggio di quella dei Teatri. A farne testo, il numero elevato degli abbonamenti contratti dall’ azienda, a fronte di quello irrisorio dell’ Assessorato.”

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