MARIA LACATUS, UNA MACCHIA DI SANGUE REPERTATA A CASA DEL CONNAZIONALE ARRESTATO PER L’OMICIDIO

Una macchia di sangue appartenente a Maria Lacatus, la clochard romena di 71 anni
uccisa il 7 gennaio scorso ad Ancona, è stata repertata nel troppo pieno di un lavabo a casa del connazionale arrestato per il delitto. A scovarla erano stati gli uomini del gabinetto di polizia scientifica di Ancona nel corso della perquisizione seguita al fermo di Alexander Bongiu, 19 anni, residente con la madre. All’origine dell’omicidio vi sarebbe stata una lite fra il ragazzo, ubriaco, e l’anziana, sfociata in una brutale aggressione a colpi di pietra e in una rapina da 800 euro. I soldi Maria, vedova e senza figli, li aveva raccolti in mesi di accattonaggio, e li custodiva in un borsello nascosto sotto i vestiti, con cui si coricava ogni notte su un materasso di fortuna, sotto l’asse Nord Sud di Ancona. A incastrare Bongiu era stato un frammento del Dna su tessuto epiteliale repertato sul borsello della vittima, che il romeno aveva preso e poi abbandonato poco lontano dal luogo del delitto. Il giovane, a cui sono contestati i reati di omicidio volontario e rapina, rischia anche l’accusa di stupro. Gli accertamenti autoptici avrebbero infatti rilevato tracce di un rapporto sessuale avuto dalla donna il giorno stesso del delitto e dunque si dovrà ricostruire la sequenza temporale del fatto e se ciò sia in qualche modo ricollegato con l’omicidio.

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