MANOVRA, LA REGIONE MARCHE DICE NO AL TICKET

“Le Marche non ci stanno ad applicare il ticket sanitario previsto dalla legge di Bilancio dello Stato ed esecutivo da stamane”. Così il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca. La posizione della giunta regionale è “nettamente contraria” ed è stata espressa questa mattina nella seduta settimanale su proposta dello stesso Spacca.   Il ticket, dunque, per il momento resta sospeso, vale a dire
che le Marche – si legge in una nota – si impegneranno nella Conferenza Stato Regioni a “correggere questa misura iniqua”. Una determinazione presa dalla giunta, in linea con tutte Regioni di centro-sinistra, in attesa degli esiti della riunione prevista per giovedì della Conferenza delle Regioni nella quale le Regioni chiederanno la correzione della misura impositiva. La giunta regionale delle Marche, dunque, si esprime in concordanza con altre sette Regioni italiane, Val d’Aosta, Trentino Alto Adige (solo per i codici bianchi e non per la specialistica), Emilia Romagna, Toscana, Sardegna, Veneto e Umbria che hanno detto no all’introduzione di questa tassa che prevede il pagamento di 10 euro per le prestazioni specialistiche e di 25 euro sui codici bianchi al pronto soccorso.

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