LAVORO NERO, 4 ATTIVITA’ SOSPESE E SANZIONI PER OLTRE 250 MILA EURO

lavoro-neroCon il coordinamento del Direttore della Direzione Provinciale del Lavoro i militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato Lavoro e gli Ispettori del Lavoro hanno espletato nella settimana dal 15 al 22 aprile, con accessi notturni e diurni, nei territori di Corridonia, Mogliano e Pollenza, una complessa e vasta operazione di vigilanza nell’ambito di servizi finalizzati a contrastare le violazioni in materia di lavoro nero e di immigrazione ed anche per consentire una leale concorrenza nel mercato del lavoro maceratese.
Tre i laboratori (2 tomaifici e un borsettificio) gestiti da cinesi che sono stati sottoposti ad indagine.
Nella zona industriale di Mogliano è stata trovata una struttura nella quale erano intenti al lavoro 5 lavoratori cinesi di cui uno totalmente in nero e quindi i militari del Nucleo e gli ispettori hanno proceduto alla sospensione dell’impresa che realizzava tomaie per una committenza italiana del territorio fermano.
A Corridonia in una casa di campagna situata nei pressi dell’ippodromo, adibita illegalmente a borsettificio in violazione di tutte le norme ambientali, urbanistiche e di igiene, sono stati trovati intenti al lavoro 4 lavoratori cinesi di cui 2 totalmente in nero, mentre la struttura ospitava in tutto 14 persone stipate anche in un riparo nel sottotetto ricavato abusivamente. Gli ispettori del lavoro hanno provveduto a sospendere immediatamente i lavori del laboratorio, mentre gli accertamenti sono stati proseguiti anche dai Carabinieri della locale stazione unitamente ai Vigili Urbani di Corridonia per le violazioni urbanistiche. Le borse realizzate dai cinesi irregolari erano prodotte per un borsettificio a marchio italiano con sede nel maceratese.
In una abitazione di Pollenza è stato individuato un tomaificio in cui erano intenti al lavoro tre lavoratori cinesi, di cui uno clandestino, per il quale è stato tratto in arresto il titolare della ditta ed emesso dal Questore di Macerata decreto di espulsione. I militari del Nucleo hanno provveduto a sospendere immediatamente i lavori del laboratorio, mentre gli accertamenti sono stati proseguiti anche dai Carabinieri della locale stazione unitamente ai Vigili Urbani di Pollenza. In questo caso le calzature prodotte, verificate dal personale ispettivo, erano chiaramente riconducibili ad un unico marchio di calzature per bambini di fama nazionale con sede operativa a Monte Urano (in provincia di Fermo) che fa vanto di una produzione esclusivamente e totalmente italiana (nello slogan “100% Made in Italy”).
Accanto alla vigilanza sui laboratori di etnia straniera la Direzione Provinciale del Lavoro, con il coordinamento sul campo del Comandante del Nucleo e del Responsabile del Servizio ispezione lavoro, ha altresì effettuato nella mattinata del 19 aprile una importante operazione riguardante attività di installazione di impianti fotovoltaici individuando, in territorio di Corridonia, 22 lavoratori occupati di cui ben 19 totalmente in nero e tra questi perfino 2 senza regolare permesso di soggiorno. Anche in questo caso i militari del Nucleo e gli ispettori del lavoro hanno proceduto alla immediata sospensione dell’impresa con deferimento all’Autorità giudiziaria del titolare per le violazioni delle norme sul lavoro degli immigrati in Italia, mentre un decreto di espulsione è stato emesso dal Questore di Macerata per un cittadino marocchino.
All’esito dell’operazione sono state 4 le sospensioni dell’attività imprenditoriale per ricorso al lavoro nero. Sono stati 35 i lavoratori complessivamente controllati, di cui 25 totalmente in nero, 3 dei quali non in possesso di permesso di soggiorno, due gli imprenditori denunciati e due i clandestini destinatari di provvedimenti di espulsione. Le sanzioni amministrative ammontano a oltre 250mila euro.
IL COMANDANTE NIL
Mar. Ord. Oliviero FEDERICI

IL DIRETTORE
Dott. Pierluigi RAUSEI

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