LA SEZIONE ANPI DI CIVITANOVA E LE DONNE SENZA NOME

Sfuggiamo dalle celebrazioni retoriche e restiamo ancorati ai temi di impegno per le parità dei diritti, le libertà civili, per superare le diverse condizioni di lavoro e di rappresentanza. Tutto questo in un paese dove purtroppo i femminicidi sono una drammatica costante. L’8 Marzo la sezione ANPI di Civitanova propone alla città un grande film DONNE SENZA NOME. Un film del 1949 purtroppo poco conosciuto al grande pubblico. Un film che verrà proiettato al Cinema Cecchetti

Il film è diretto da regista ungherese Cèza Von Radvany e come scenografo al suo primo film il concittadino Mario Garbuglia. Un grande scenografo che ha lavorato con i più grandi registi italiani : Monicelli Visconti, Blasetti, Ferreri, Bolognini, Tinto Brade Sica, Tonino Cervi, Alberto Negrin, Mustafa Akkad, Sergej Fëdorovič Bondarčuk, Luciano Emmer, Luigi Zampa e altri. Mario Garbuglia è stato più vote candidato al Nastro D’argento e premiato. Ricordiamo alcuni film dove Mario Garbuglia è stato lo scenografo di Rocco e i suoi Fratelli, I Compagni, Notti Bianche, il Gattopardo,Le Ragazze di Piazza di Spagna. La Grande Guerra, Boccaccio 70, Waterloo, Il Vizietto, Gruppo di famiglia in un interno, Brancaleone alle Crociate e atri.

Perché al Cecchetti i Film DONNE SENZA NOME.

Perché per Mario Garbuglia è stato suo primo film con un cast eccezionale: Gino Cervi, Valentina Cortese, Simone Simon, Irasema Dilan, Vivi Gioi, Francoise Rosay con le musiche di Roman Vlad.

DONNE SENZA NOME racconta la storia di una donna che finita la guerra viene inviata del Campo di Detenzione aperto “La Casa Rossa”ad Alberobello dove in quel periodo erano “detenute” solo donne.

Una trama tutta incentrata sulle condizioni delle donne di diverse nazionalità, apolidi, sbandate, senza documenti, ex collaborazioniste con il regime nazi fascista, cc. Nonostante incomprensioni, rivalità c’è il desiderio di scappare, essere libere.La protagonista vuole essere libera ,far nascere libero il figlio che porta in grembo. Un desiderio di libertà che contagia tutte le donne del Campo e scoppia la solidarietà, il desiderio di libertà, la rivolta.

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