LA MADONNA DEL SOCCORSO DA CIVITANOVA A CRACOVIA

Nel 2001 lo storico dell’arte Miklos Boskovits attribuisce con certezza la Madonna del Soccorso di Civitanova Marche al pittore perugino Baldo dè Serofini che per gli Agostiniani, a metà del Cinquecento, rappresenta un tema caro all’Ordine e frequentemente affrontato fino al Concilio di Trento. La Madonna del Soccorso conservata ed esposta nella Pinacoteca civica Marco Moretti, con tutte le precauzioni e i nulla osta del caso, è partita alla volta del Museo Nazionale di Cracovia, il più antico della Polonia, dove verrà esposta dal 23 giugno al 9 ottobre, in occasione di “Maria Mater Misericordiae. Capolavori dell’arte europea”. Una mostra di capolavori assoluti dell’arte dove si troveranno opere di Michelangelo Buonarroti, Raffaello Sanzio, Tiziano Vecellio, Beato Angelioco, solo per citare i più noti, e pregiatissime icone orientali, a rendere omaggio alla Madre di Dio, venerata e rappresentata non solo dal popolo cristiano. La tela sarà esposta accanto a capolavori assoluti dell’arte, opere di Michelangelo Buonarroti, Raffaello Sanzio, Tiziano Vecellio, Beato Angelioco, solo per citare i più noti.
La rassegna d’arte internazionale è stata organizzata dalla Fondazione Giovanni Paolo II per la Gioventù del Pontificio Consiglio per i Laici, in collaborazione con il Museo Nazionale di Cracovia e vanta un Comitato scientifico di altissimo profilo presieduto da Giovanni Morello Storico dell’arte e dove spiccano personalità come quella del Prof. Antonio Paolucci Direttore dei Musei Vaticani, Zofia Golubiew Direttore del Museo Nazionale di Cracovia, Francesco scoppola Direttore generale MIBACT. Un prestito d’eccezione per una mostra importante che si propone come puntuale contributo all’attività di divulgazione dell’arte italiana. Per la Pinacoteca civica Marco Moretti esporre per un’occasione così prestigiosa è il coronamento di un lungo e sapiente lavoro di valorizzazione, crescita e circuitazione dei suoi beni artistici. Prestare la tela di Baldo dè Serofini significa non solo divulgazione, ma affermare la qualità e il peso della nostra collezione a dimostrazione che le scelte fatte si sono mosse seguendo le giuste direttive: potenziamento della collezione, valorizzazione dei beni, promozione e formazione, importanti relazioni e scambi culturali autorevoli.
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