LA GOLDEN PLAST BRUCIA ANCORA MA ERCOLI GIA’ PENSA ALLA RIPRESA DELL’ATTIVITA’

img_1862Brucia ancora la Golden Plast di Porto Potenza Picena, l’azienda di suole e materiali in plastica  dove ieri pomeriggio si è sprigionato un gigantesco rogo nel magazzino delle materie prime. L’Unità di crisi istituita in Comune per gestire l’emergenza ha deciso di chiudere scuole e asili per la giornata di oggi, a scopo precauzionale. L’Agenzia regionale per l’ambiente ha escluso che la colonna di fumo e polveri sprigionata dall’incendio, e visibile fino a decine di chilometri di distanza, abbia effetti tossici sulla popolazione. Ieri notte però gli abitanti sono stati invitati a tenere chiuse porte e finestre, per evitare irritazioni alle vie respiratorie. I vigili del fuoco, sul posto con squadre di rinforzo mobilitate da Ancona, Ascoli, Macerata e Tolentino, hanno circoscritto l’incendio, che però non è ancora spento: gomma, plastica, mastici e solventi chimici lo alimentano senza soluzione di continuità, con notevoli rischi anche per i soccorritori. Tutti in salvo gli operai della fabbrica (una quarantina), mentre il dirigente regionale della Protezione civile Roberto Oreficini in nottata ha fatto il punto con l’Unità di crisi. Chiusa al traffico la provinciale Potentina, con rallentamenti e disagi per la viabilità lungo la Statale Adriatica. La Golden Plast (Gruppo Eurosuole) fa capo all’ex presidente di Confindustria Macerata Germano Ercoli; fondata nel 1999, è un’azienda leader nella produzione di suole in poliuretano e manti erbosi sintetici. Ancora da chiarire le cause dell’incendio, ma Ercoli ha detto che conta di riprendere la produzione appena possibile.

 

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