INTITOLAZIONE A DE GASPERI, MICUCCI SCRIVE ALLA COMMISSIONE TOPONOMASTICA

alcide-de-gasperiFrancesco Micucci, consigliere comunale del Pd Civitanova, ha inviato una lettera alla Commissione Toponomastica per chiedere l’intitolazione di un toponimo, di primaria importanza nella città ad Alcide De Gasperi (03.04.1881-19.08.1954). “Nato a Pieve Tesino (TN) – si legge nella lettera – trascorre la sua infanzia ed adolescenza nel Trentino, dove frequenta le scuole dell’obbligo; si laurea poi alla facoltà di Lettere e Filosofia di Vienna. Terminati gli studi, viene nominato, primo laico, Direttore della “Voce Cattolica”. Eletto nel 1909 al Comune di Trento, nel 1911 entra al Parlamento di Vienna, in rappresentanza della popolazione italiana del Trentino, puntando fin dall’inizio della sua attività all’annessione del Trentino all’Italia.
Eletto deputato del Parlamento italiano nel 1921, forte oppositore di Mussolini, fu arrestato sotto il regime fascista (1927-1928) e tenuto ai margini della vita sociale e politica del ventennio. Nel 1942 fonda la Democrazia Cristiana ed entra quindi a far parte del Comitato di Liberazione Nazionale.
Dopo il referendum del 1946, De Gasperi viene chiamato a guidare il Primo Governo della Repubblica Italiana, un governo chiaramente ispirato da sentimenti di unità nazionale, che durò fino al 1948. Fu Primo Ministro di altri governi fino al 1953.
Memorabile resta il suo discorso pronunciato alla Conferenza di Pace di Parigi (10.08.1946), dove, pur presentandosi come sconfitto e imputato, riuscì a conquistare il favore di molti stati. Il suo ruolo internazionale si confermò poi gli anni successivi, anche attraverso gli ottimi rapporti istaurati con gli Stati Uniti, che assicurarono tra l’altro un forte sostegno alla ricostruzione italiana post-bellica. Intenso il suo impegno politico anche per la creazione di una Comunità Europea forte.
Sebbene fervido cattolico e credente, spiccato era il suo senso della laicità dello stato, che lo portò perfino ad opporre rifiuto nel 1952 a Papa Pio XII che lo esortava in tema di alleanze elettorali (« Proprio a me, un povero cattolico della Valsugana, è toccato dire di no al Papa. »).
Dopo la sua morte, avvenuta a Borgo Valsugana (TN), il 19.08.1954 molte furono gli attestati di riconoscimento provenienti dal popolo e dalle massime autorità internazionali (il tragitto del treno che trasportò il feretro da Borgo Valsugana a Roma per i funerali di Stato fu spesso costretto a fermare la sua marcia per le manifestazioni di affetto spontanee della popolazione italiana). Nel 1993 si apre il processo di beatificazione, per il quale la Chiesa Cattolica ha assegnato a De Gasperi il titolo di Servo di Dio.
La presente richiesta va nell’ottica non di creare una sorta di “compensazione” di bassa lega tra le recenti intitolazioni (Giorgio Almirante e Italo Balbo), che poco hanno a che vedere con lo spirito unitario della nazione, ma sono chiaramente espressione di una parte politica in aperto contrasto col sentimento popolare. La richiesta va piuttosto nell’ottica di un riconoscimento oggettivo di una figura storica che tanto si è battuta per difendere l’orgoglio dell’Italia unita e repubblicana, in tempi in cui questi sentimenti erano tutt’altro che scontati. Non quindi una figura di parte, ma una figura di forte unità nazionale, che andrebbe ancor più valorizzata nel corso del 150° anniversario dell’Unità d’Italia”.

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