IN 60 MILA PER LA QUARTA EDIZIONE DI HERBARIA

La quarta edizione di Herbaria ha determinato una svolta importante per questo evento, che è stato definitivamente consacrato festival di valenza nazionale. Rispetto al passato, infatti, non è aumentato solo il numero di visitatori, che complessivamente sono stati oltre 60.000 con un picco di circa 25.000 nella giornata di domenica, ma sono cresciute in maniera considerevole le persone provenienti da fuori regione ed è stata rilevata anche la presenza di stranieri. L’obiettivo di promuovere il nostro territorio e le sue eccellenze è stato dunque più che mai raggiunto e lo testimonia il tutto esaurito delle strutture ricettive e dei ristoranti del territorio provinciale, con grande soddisfazione degli operatori turistici. La notorietà di Herbaria, insomma, è cresciuta a tal punto da richiamare turisti provenienti da tutta Italia, veicolando la provincia di Macerata in tutto il Paese e altresì all’estero. A beneficiare del successo di Herbaria sono stati anche i 90 operatori economici che hanno partecipato all’iniziativa, di cui oltre il 60% locali, molti dei quali con loro stessa sorpresa hanno esaurito i propri prodotti tanta è stata la richiesta. A fronte di questa rilevante ricaduta economica, c’è stata l’altrettanto significativa affermazione dei contenuti culturali proposti dalla manifestazione, soprattutto nelle giornate di venerdì e sabato: convegni entusiasmanti e partecipati, attività formative al completo e spettacoli gremiti. I temi del benessere e della natura hanno trionfato ancora una volta, dimostrando la loro attualità e il loro appeal. “A conclusione di questa straordinaria edizione di Herbaria – dichiara il Presidente della Fondazione Carima Franco Gazzani – non posso far altro che ringraziare quanti hanno collaborato alla riuscita dell’iniziativa e, in particolar modo, i volontari della Protezione Civile e della Croce Rossa, così come le forze dell’ordine, senza il cui sostegno non saremmo riusciti a far fronte ad un afflusso di pubblico che ha superato le nostre più rosee aspettative”.

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