IL SINDACO VIETA LA SCRITTA “CESSATE IL FUOCO”

“Quello che sembrava finalmente un punto che metteva tutti d’accordo ha visto la sorpresa finale del sindaco che prova a spaccare il consiglio. Ma il giochetto gli riesce a metà.” A riferirlo è il capogruppo del PD Francesco Micucci che spiega: “i capigruppo di maggioranza e minoranza erano infatti d’accordo da giorni a votare unanimemente una mozione che chiedeva un cessate il fuoco immediato nella drammatica vicenda israelo-palestinese. Se da una parte è da condannare aspramente l’attacco di Hamas dell’ottobre scorso, smisurata ed oramai inaccettabile, è stata la risposta israeliana in barba alle più elementari regole anche in tempi di guerra. Ecco perché tutti i gruppi consiliari erano d’accordo su un testo elaborato dalla consigliera Giorgini e che aveva trovato massima condivisione. Unica eccezione l’esposizione della bandiera della Pace, da alcuni considerata oramai un simbolo di parte. Ma tutti d’accordo nell’esporre uno striscione illuminato sul terrazzo di palazzo Sforza con la scritta CESSATE IL FUOCO!” Poi Micucci prosegue: “Tutti d’accordo. Ma poco prima del voto il sindaco Ciarapica, fino ad allora dormiente e distratto dal suo cellulare, tanto da non aver risposto ad alcuna delle sollecitazioni in tema di bilancio, in particolare per i capitoli di sua competenza (cultura e turismo), si alza ed in barba alla prassi chiede di emendare la mozione, impedendo di mettere lo striscione. Risibile la motivazione: lederebbe l’estetica del palazzo (molti gli esempi di striscioni “poco istituzionali” affissi in passato). Insorge la minoranza; anche la maggioranza guarda storto il sindaco per questo intervento a gamba tesa, fuori tempo massimo. Ciarapica capisce che il voto a suo favore non è scontato e chiede una sospensione. Viene costretto dai suoi ad un passo indietro: lo striscione verrà esposto. Ma trovano una mediazione (al ribasso) per cui verrà scritto genericamente un “No alle guerre”. Come scrivere “A Natale siamo tutti più buoni”. Non sono bastati 35.000 morti di cui 20.000 donne e bambini. Un massacro continuo per scrivere “Cessate il fuoco” che è la vera priorità per salvare tante vite innocenti. Quello che sta avvenendo è uno scontro impari che anche le massime istituzioni internazionali stanno condannando. Ma a Ciarapica – conclude Micucci – tutto questo non interessa, ciò che gli sta a cuore è accreditarsi a Roma negli ambienti più oltranzisti, impedendo un voto unanime che avrebbe messo tutti d’accordo.”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *