IL ROBESPIERRE

Caro sindaco Ciarapica, ho letto della sentenza di assoluzione della direttrice di Civitanova Live e me ne sono rallegrato. Assoluzione perché il fatto non costituisce reato è una formula che seppellisce le sue pretese di risarcimento per presunte offese a suo danno generate dalla mia satira. Personaggi politici ben più importanti di lei hanno saputo accettarla – la satira – senza ricorrere all’odioso istituto della querela, invece lei ha deciso diversamente e me ne sono sinceramente dispiaciuto. Intanto per gli impicci ricaduti sulla gentile direttrice, con la quale mi scuso, e poi perché il giudizio critico che ho sempre avuto di lei ora si appesantisce anche del difetto di non capire l’ironia, che questa vicenda le cuce addosso. Ma come? Proprio lei che accettò venissero derubricati a pura goliardia i volgari insulti che il suo amico Fausto Troiani riversò via Facebook sulla Boldrini, sul Papa e su altri personaggi pubblici (e per quelle sconcezze è stato, lui si, condannato per diffamazione), adesso si offende perché definito ‘Ciarapicus acefalo’? Suvvia sindaco! Era goliardia pure questa! O l’assoluzione morale vale soltanto per i suoi amici? Ma poi, chi più di me poteva scherzare sull’acefalia? Le rammento, casomai la sua cultura personale non la soccorresse, che a me tagliarono la testa, ghigliottinato perché peccai di arroganza e usai male il potere, lezione su cui tutti dovrebbero riflettere. Così, per rimanere in tema, mi permetto di consigliarle infine di stare attento in futuro a non perdere la testa pensando che il potere possa piegare la satira.
Cordiali saluti e arrivederci a presto.

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