I BAMBINI E IL GIOCO DEL CALCIO

bambini-gioco-calcioChe il gioco sia una straordinaria risorsa del tempo dell’infanzia non è più un punto in discussione. Rimane da capire perché. La mia opinione, ampiamente condivisa, è che il gioco sia importante perché rappresenta una sorta di zona franca tra la nostra realtà interna, il nostro mondo pulsionale, e la realtà esterna, il mondo nel quale dobbiamo confrontarci con altre volontà. Il gioco, in altre parole, è un espediente per tentare di conciliare le esigenze psicologiche personali con quelle che derivano dal vivere in una comunità. E’ una maniera di ‘articolare’, senza pagare dazio, il nostro desiderio con quello degli altri. Questo assioma ci permette di cogliere la povertà psicologica del ‘dialogo’ con il computer. Il computer può, forse, stimolare l’intelligenza, ma non offre nulla riguardo alla possibilità di sperimentare se stessi nell’ incontro con i nostri simili. Il gioco del calcio è, al contrario, un’attività ludica che, assieme ad altre, risponde alle esigenze psicologiche dei nostri bambini. Questo gioco fa parte della categoria dei giochi definiti “faccia a faccia – di contatto”, ed è governato da due ordini di regole: quelle “costitutive” e quelle “normative”. Le regole costitutive sono le regole che stabiliscono come il gioco deve essere giocato (sono le regole che si devono condividere perché ‘un gioco sia un gioco’). Le regole normative sono, invece, le regole non scritte, che hanno a che vedere con lo stile con cui ognuno partecipa al gioco (il grado di irruenza, la capacità di accettare la frustrazione, ecc). Queste due regole ci mostrano con chiarezza perché il gioco del calcio rappresenta un modo di conciliare il proprio mondo interno, lo stile di ciascuno, con il mondo esterno, le regole da condividere. Non è vero, allora, che questo gioco incita all’aggressività. E’ vero il contrario: il calcio costituisce una delle vie per sublimare l’aggressività, di renderla compatibile con il vivere sociale. Come ogni altra attività ludica fatta di fisicità, oltre ad offrire benefici al corpo, permette di attenuare la tensione psicologica accumulata nelle occupazione di ogni giorno. Giocare a pallone non soltanto non è un’attività pericolosa, neppure a scuola, ma fa bene al corpo ed alla mente. A volte noi adulti lo scordiamo. Voi bambini allora, di tanto in tanto, premuratevi di ricordarcelo. Vedrete che alla fine troverete sempre qualcuno che saprà comprendere ed apprezzare le vostre, ottime, ragioni.

CURRICULUM
Vincenzo Luciani è laureato in Psicologia presso la Facoltà di Psicologia dell’ Università degli Studi di Roma. Iscritto presso l’Albo degli Psicologi della Regione Marche, presso l’elenco degli Psicoterapeuti della Regione Marche. E’ membro della Scuola Europea di Psicoanalisi e dell’ Associazione Mondiale di Psicoanalisi. E’ autore di numerose pubblicazioni. Attualmente è Direttore Consultorio Familiare Zona 13

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