FOLIGNANO, QUANDO E’ STATA FERMATA LA MADRE DEL PICCOLO SCOMPARSO AVEVA UNA VALIGIA CONTENENTE SOLO I SUOI INDUMENTI

Aveva una valigia contenente solo i suoi indumenti quando è stata fermata dai carabinieri per essere portata in caserma. Parliamo di Katia Reginella, la 24enne di Folignano che dice di aver seppellito il figlioletto di due mesi e mezzo dopo che il bimbo era morto in un incidente domestico. Insieme a lei, in stato di fermo, il marito 30enne, Denny Pruscino. I due si erano sposati il 26 giugno scorso. Dopo pochi giorni, il bambino (nato lo scorso 9 maggio) è scomparso. La donna avrebbe detto ai carabinieri che non sopportava più il pianto del neonato, ma non avrebbe ammesso di averlo ucciso. Intanto proseguono le ricerche nella speranza che il bambino sia vivo. L’attenzione è concentrata in un’area ristretta, a Castel Trosino, nel luogo indicato dalla donna, che dice di aver seppellito il piccolo sotto un albero. Dichiarazioni queste ultime che tuttavia non appaiono del tutto convincenti. Da qui, l’apertura di “nuove possibilità investigative”.  Le ipotesi sono le più svariate: da quella peggiore, che il bimbo sia realmente morto, alla più auspicabile, ovvero che il neonato sia stato affidato dai genitori alle cure di qualcuno nel timore di vedersi togliere dai servizi sociali la patria potestà.

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