FINALMENTE, IL NEO PREFETTO NON SOTTOVALUTA

Movida con spruzzata di droga e alcol, finalmente il neo Prefetto alza la voce. Nell’ultimo vertice del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, Isabella Fusiello, ha preso in mano il caso Civitanova e fatto capire al sindaco Ciarapica che non accetta la narrazione su una città in cui tutto va bene. Sarà che la Fusiello si è insediata da pochi mesi, sarà che meno di due settimane fa alcuni minorenni sono finiti al pronto soccorso in coma etilico, ha deciso di far capire a tutti, in primis al sindaco, che quello che accade in città la preoccupa e che non intende tollerarlo. Dicono i presenti al vertice che Ciarapica abbia dovuto ascoltare la lezione come uno scolaretto umiliato che non aveva fatto i compiti, stavolta impossibilitato a snocciolare argomenti buoni alla sua propaganda con cui per anni ha sottovalutato il problema, perché quello che interessava era non dare fastidio alla Civitanova by night e a quello stile di divertimento pasturato nel nome di una Civitanova regina della movida. Il prezzo pagato è un vertiginoso, e in aumento, abuso di droga e alcolici anche tra i giovani, soprattutto minorenni, fenomeno che il responsabile del Sert, il dottor Mario De Rosa, ha sottolineato davanti al Prefetto. I cui toni sono stati, finalmente, adeguati alla gravità degli episodi che accadono in città. La Fusiello ha annunciato di voler organizzare incontri con i titolari delle discoteche e dei locali per avere la collaborazione di tutti e che disporrà efficaci controlli. Al sindaco ha chiarito che vuole il Comune come soggetto attivo nel contrasto alla mala movida e ha chiesto l’impiego di maggiori risorse finanziarie e di un maggior numero di agenti della polizia municipale sul territorio. Dicono le cronache che Ciarapica abbia provato a giustificarsi accampando la scusa che non ci sono sufficienti risorse in bilancio per garantire la sicurezza, eppure chiude con un avanzo nel 2023 di oltre 3 milioni e lui che 110.000 euro per sistemare e attrezzare ‘l’ufficio dependance’ al Lido Cluana però li ha trovati. E il prefetto, infatti, non ha voluto sentire da lui né scuse né chiacchiere davanti a una situazione che in questi anni è sfuggita di mano. Adesso è l’ora dei fatti, speriamo.

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