FARMACI SALVAVITA, CARANCINI BACCHETTA SALTAMARTINI

Il consigliere regionale Romano Carancini esprime preoccupazione per la penuria del medicinale salvavita Creon 10.000 per i malati di pancreas a causa di problemi di approvvigionamento e critica l’assessore alla sanità Saltamartini per la mancanza di risposte precise e di programmazione regionale, citando l’esempio positivo del Piemonte nell’ottenere il farmaco.
“Senza alcuna polemica – scrive Carancini – ci saremmo aspettati risposte più precise dall’assessore alla sanità Filippo Saltamartini rispetto alla sempre più preoccupante penuria dei farmaci salvavita per i malati di pancreas e, più nello specifico, del medicinale Creon 10.000 ormai pressoché introvabile. L’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), infatti, da qualche mese lo ha inserito nell’elenco di “medicinali carenti” a causa delle difficoltà di reperimento dovute a complicanze nella catena di produzione, distribuzione e approvvigionamento.
Nonostante i nostri chiari quesiti volti esclusivamente a cercare riposte per i tanti pazienti marchigiani che, molto preoccupati, ci hanno chiesto aiuto, l’assessore Saltamartini martedì scorso in aula è riuscito solo a dirci che ad oggi sono disponili in toto 411 confezioni di farmaco in tutta la regione, senza però spiegarne, ad esempio, il rapporto con il numero dei malati presi in carico dal sistema sanitario regionale, i criteri di distribuzione, la regolarità dei flussi ovvero i tempi di scorta.
Ma forse la cosa più grave è che l’assessore Saltamartini, sebbene interrogato soprattutto su questo, non ha fatto cenno alla politica regionale di programmazione e, se possibile, di partecipazione a fronte di questa allarmante situazione che secondo l’AIFA durerà fino al 31/12/2025 e che ha gettato nella disperazione tutte quelle persone che, affette da insufficienza pancreatica esocrina, neoplasie o tumori del pancreas, letteralmente dipendono da questo farmaco. Il Creon, in sostanza, surroga le funzioni dell’organo contribuendo in modo significativo al miglioramento dello stato nutrizionale e di salute: non assumere questo farmaco equivale a essere continuamente sottoposti a effetti collaterali molto gravi, incompatibili con una qualità della vita accettabile. Esso pertanto rientra nella categoria dei medicinali salvavita, ritenuti indispensabili e vitali (come per esempio l’insulina per i diabetici) e dunque la sua fornitura è sempre a carico della sanità pubblica, senza contributo da parte dell’assistito.
Sebbene l’assessore Saltamartini – prosegue Carancini- ci abbia detto che il farmaco è introvabile in tutta Europa, in realtà le cose stanno diversamente e lo dimostra l’impegno della Regione Piemonte che proprio i giorni scorsi ha sottoscritto un accordo con la Francia ordinando – a proprie spese – circa 10.000 confezioni di farmaco e disponendone la distribuzione senza costi aggiuntivi a partire dal 15 marzo nelle farmacie piemontesi, così da poter provvedere alla copertura del fabbisogno per alcuni mesi.
L’auspicio – conclude Carancini- che anche la giunta Acquaroli possa trovare al più presto un’ipotesi di programmazione sia di indirizzi che di risorse, nonché eventuali interlocuzioni anche con le case farmaceutiche per tentare di tamponare la mancata reperibilità del Creon nelle Marche e, soprattutto, per provare a portare una risposta ai tanti pazienti che, loro malgrado e nella più totale impotenza, si ritrovano privati di questo medicinale che, appunto, viene definito “salvavita”. La loro.”

Gruppo assembleare Partito Democratico
Consiglio regionale delle Marche

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