FANGO & ASSAMI, BILANCIO IN POSITIVO E TANTE IDEE PER IL FUTURO

E’ tempo di bilanci, più che positivi, per l’associazione civitanovese Fango & Assami, che lo scorso periodo di Natale ha presentato al grande pubblico gli ultimi due sforzi con la proiezione al Teatro Conti dei lavori: “ L’anima libera è rara ” e “ Siamo solo noi ”. L’Associazione come molti sapranno, è nata nel 2009 e ha ottenuto un grande successo di pubblico e di critica con la proiezione del corto “ Cercando di farcela ” ma soprattutto “ ‘Na orda a Citanò ”. Quest’ultima opera, progettata e pensata con le maestre della Scuola Materna Paritaria Pio XII, ha superato ogni aspettativa e ha raccolto nella piazza di Santa Maria Apparente quasi quattro mila persone festanti. “ Un corto nato come recita di fine anno e che invece è divenuto pian piano un capolavoro ”, ci spiegano le maestre della scuola, “ è stata dura impegnare 77 bambini e dirigerli, ma dopo un periodo di prime difficoltà tutto è filato liscio e alla fine è stato un grande divertimento per tutti quanti ”. Ci spiega il regista e socio fondatore dell’Associazione Peppe Barbera, che “ ‘Na orda a Citanò ” è stato un miracolo sociale che ha saputo unire tre generazioni diverse e ha risposto ad un bisogno popolare di recupero delle tradizioni passate. La riscoperta del dialetto, l’impiego di bambini tra i 3 e i 5 anni e la grande disponibilità di maestre e gente comune, che hanno fatto sì che l’opera divenisse un cult per la città. “ Senza l’opera fondamentale e coordinatrice delle maestre della scuola non saremmo mai riusciti nell’intento ”, tiene a sottolineare Barbera, “ non è assolutamente facile gestire tanti bambini contemporaneamente che, chi più chi meno, hanno preso tutti parte al corto ”. Le maestre della scuola puntano invece con decisione all’aspetto ludico che ha avuto il corto, con i bambini che tutt’ora vorrebbero rivivere quell’esperienza e con i cittadini comuni che ci richiedono a gran voce di apprestarci ad una seconda edizione. “ Dalla casa di campagna all’assegnazione dei ruoli è stato un continuo mettersi a disposizione della troup ”, continua Barbera, “ una sorta di sentire comune che ha affratellato la cittadinanza in un remake del passato civitanovese. Per le maestre invece, “ Si è colto con precisione e metodo lo scopo principale della scuola, che è quello di sviluppare autonomia, identità e competenza, a cui si è aggiunta da poco la scoperta del senso di cittadinanza ”. Anche i docu-film presentati lo scorso dicembre hanno ottenuto un grande successo, con il teatro Conti esaurito in ogni ordine di posto e i complimenti di tutti coloro che continuano a seguire con vivo interesse le vicende di questa associazione cittadina dinamica e molto professionale. Perché come dice scherzosamente Barbera: “ Sono riuscito a dirigere 77 bambini, senza ucciderne neanche uno ”. Ecco dunque la forza del sodalizio: pazienza e disponibilità; qualità imprescindibili di chi ha raggiunto il successo e non si è mai montato la testa.

Di Emanuele Trementozzi

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