FALSI IN SPIAGGIA, ANCHE A CIVITANOVA UN FENOMENO IN AUMENTO

falsiUn’industria quella del falso in continua crescita che non lascia indenne la costa civitanovese. La Guardia di Finaza di Macerata ha dislocato in puesto periodo presso la sede civitanovese due uomini per il controllo dell’abusivismo proprio lungo la spiaggia. Questo perchè dicono dalle Fiamme Gialle “rappresenta una minaccia del tessuto socio-economico del nostro Paese e comporta gravi insidie al sano sviluppo dell’economia”. Si tratta, aggiungono, “di un fenomeno che non può essere contrastato solo all’interno dei nostri confini, perché, soprattutto dell’attuale quadro di globalizzazione economica, ha assunto una dimensione transnazionale tale da richiedere sempre più spesso soluzioni di profilo ben più ampio e condiviso, non tanto in ambito nazionale, quanto in chiave comunitaria e
internazionale”. Imponenti i numeri dell’attività di contrasto in Italia. A partire dal 2003, i reparti del corpo hanno complessivamente ritirato dal mercato quasi 760 milioni di merci di ogni tipo contraffatte, non conformi agli standard europei o, addirittura, pericolose, con una media di sequestri che negli ultimi anni si è stabilizzata costantemente sugli oltre 100 milioni di pezzi all’anno. Nei soli ultimi due anni, la Guardia di Finanza ha portato a termine oltre 32mila interventi in materia di contraffazione: si tratta di 1.300 operazioni al mese e di 44 per ognuno dei 365 giorni dell’anno. Il ministero dello Sviluppo economico ha stimato il valore della merce falsificata sequestrata dal corpo tra il 2008 e il 2009 in oltre 2 miliardi di euro: ciò significa che in ogni singolo intervento vengono sottratti al giro d’affari
dell’industria criminale del falso ben 70mila euro. L’attacco alla filiera illecita della contraffazione, sottolineano le Fiamme Gialle, non si ferma all’ultimo anello della catena, che è quello della vendita: nel corso del 2010, ad esempio, sono stati messi i sigilli a 308 laboratori clandestini di prodotti contraffatti e 1.349 sono i siti di stoccaggio (depositi, capannoni, magazzini) sottoposti a sequestro. Nei primi sette mesi di quest’anno il numero dei falsi intercettati ammonta a oltre 68 milioni di pezzi, con la denuncia di quasi 6.500 soggetti, 197 dei quali finiti in manette. I settori merceologici più colpiti sono quello della moda e dei beni di consumo: questi ultimi, in particolare, sono in forte crescita rispetto allo scorso anno e costituiscono circa la metà dei prodotti sequestrati sinora. A dimostrazione del fatto che, nota la Gdf, “complice forse anche l’attuale periodo di crisi economica, la piaga della contraffazione non risparmia più nessun tipo di merce: non solo abiti e scarpe di fascia commerciale medio-alta, ma anche cosmetici, prodotti per la casa, cancelleria e materiali per la casa, utensili, pezzi di ricambio”.

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